mercoledì 23 febbraio 2011

Flavio Cattaneo: Terna partecipa al convegno Mce per affrontare l’importante tema dell’energia

Convegno Mce su traffico, mobilità ed energia promosso dall'Assolombarda con la Camera di commercio. Terna partecipa per affrontare l’importante tema dell’energia; L'energia è un fattore di competitività. È un driver della crescita. Quindi il segmento dell'energia ha bisogno di reti indipendenti, dello sviluppo delle infrastrutture, di costi ragionevoli. E le fonti rinnovabili di energia sono importantissime ed è giusto incentivarle finché gli aiuti non creano distorsioni, come si rischia che accada adesso, mentre va rafforzata la frontiera dell'efficienza energetica, sulla quale il governo ha una politica ondivaga.

MILANO
L'energia è un fattore di competitività. È un driver della crescita. Quindi il segmento dell'energia ha bisogno di reti indipendenti, dello sviluppo delle infrastrutture, di costi ragionevoli. E le fonti rinnovabili di energia sono importantissime ed è giusto incentivarle finché gli aiuti non creano distorsioni, come si rischia che accada adesso, mentre va rafforzata la frontiera dell'efficienza energetica, sulla quale il governo ha una politica ondivaga. Questi sono stati alcuni dei temi trattati ieri a Milano durante il convegno Mce su traffico, mobilità ed energia promosso dall'Assolombarda con la Camera di commercio.

Emma Marcegaglia, presidente della Confindustria, sottolinea il concetto che per una liberalizzazione effettiva è necessaria l'indipendenza delle reti. Se ciò è avvenuto nell'elettricità (l'Enel ha ceduto l'alta tensione ed è nata Terna) nel mercato del metano c'è moltissima prudenza. Il presidente uscente dell'Autorità dell'energia, Alessandro Ortis, da tempo forza sulla separazione totale della Snam rete gas dalla controllante Eni, e Marcegaglia si avvicina a questa posizione netta che spiace invece alla compagnia di San Donato Milanese e al ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, i quali propongono una soluzione mediata di "separazione funzionale". Il problema però – dice Marcegaglia – è che il tema delle reti non va affrontato in chiave nazionale: «Serve una soluzione simmetrica di ambito europeo».

Per l'efficienza energetica, la Confindustria chiede di rintrodurre, gli aiuti. «Possono aggiungere uno 0,4% al Pil creando 800mila posti di lavoro». Il costo per lo stato sarebbe sui 1,5 miliardi, stima Marcegaglia, ma i benefìci dati dai risparmi superano i 3 miliardi. Più delicato il tema degli aiuti alle fonti rinnovabili di energia. Un ruolo insostituibile, «siamo diventati secondi in Europa», ricorda la presidente della Confindustria, e «il paese deve investire in fonti rinnovabili, ma con una graduale riduzione degli incentivi, tra più alti in Europa».

Tema caldissimo, quello degli incentivi e dei vincoli alla realizzazione delle reti. Ne hanno accennato al convegno Roberto Potì (Edison) e Fulvio Conti (amministratore delegato dell'Enel), ma anche Emilio Cremona (presidente del Gse), Stefano Conti (Terna) e l'ecologista Ermete Realacci (presidente della fondazione Symbola). Le smagliature normative hanno consentito distorsioni di mercato sulle infrastrutture elettriche e, per accaparrarsi gli incentivi importanti alle fonti rinnovabili di energia, si rischia di generare quella "bolla" che ha portato a domande di allacciamento alla rete elettrica per centrali "verdi" pari a 200mila megawatt (131mila i megawatt delle domande di allacciamento censite da Terna sull'alta tensione). Tutti sono d'accordo (anche il ministro Romani, che da Roma dice che i sussidi non devono pesare sulle tasche dei cittadini) nel mitigare queste distorsioni e nel mettere un freno agli "ecofurbi" che guadagnano incassando gli incentivi pagati dagli italiani attraverso le bollette della corrente.

Il Sole 24 Ore - 9 febbraio 2011 di JACOPO GILIBERTO

Fonte (Il Sole 24 Ore)

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martedì 22 febbraio 2011

Flavio Cattaneo: Convegno Mce, un «tagliando» sulle Fonti Rinnovabili di Energia http://ow.ly/1brRui

lunedì 21 febbraio 2011

Flavio Cattaneo: Nel 2011 il rendimento medio delle blue chip supera il 3%. II record di Terna oltre il 6%

La primavera dei dividendi si annuncia generosa: Piazza Affari distribuirà quasi 17 miliardi agli azionisti grandi e piccoli. Le utilities, con l’8 e mezzo per cento di A2A in testa, sono quelle con il rendimento più generoso sui prezzi attuali. In media, comunque, i 40 titoli più capitalizzati del nostro listino offrono un 3,2% e quindi sono ancora in gara con i Btp quinquennali, che danno poco di più. Anche se i prezzi sono risaliti (+15% da gennaio, -13% il bilancio 2010), i titoli ad alto dividendo restano una partita da valutare. Con tutti i pro e i contro da mettere sul tavolo.

Un bel gruzzolo del valore di 16,7 miliardi di euro sta per scivolare nelle tasche delle centinaia di migliaia di azionisti che hanno puntato su Piazza Affari. E che incuranti delle osculazioni del listino milanese — sceso nel 2010 del 13% e risalito nelle prime settimane del 2011 di circa il 15% — hanno deciso di investire sulle società ad alto dividendo.
Perché titoli come A2A (rendimento per dividendi al1`8,4%), Terna, amministratore delegato Flavio Cattaneo e Eliei (6,3%), Snam Retegas (6%), Eni (5,4%) offrono «cedole», largamente superiori al 4,81% di un Bip a 10 anni e addirittura al 5,46% di un Btp trentennale. Se tutte le blue chip dell’indice Ftse/Mib fossero un’unica grande società la supercedola annuale pagata agli azionisti, rapportata alla capitalizzazione aggregata, raggiungerebbe un rendimento del 3,2%, pochi decimali in meno rispetto al 3,40% di un Btp a 5 anni.

Monte
Investire in azioni ad alto dividendo, dunque, conviene perché spesso sono proprio i dividendi, reinvestiti e capitalizzati, che fanno la differenza nelle performance di borsa sul lungo periodo. Il monte dividendi pagato negli anni arriva talvolta ad incidere sulla performance finale (total return) molto più delle vistose e repentine variazioni dei corsi azionari, con i loro ricorrenti e imprevedibili capital gain (guadagni m conto capitale) o capital loss (perdite in conto capitale).

L`elaborazione condotta da CorrierEconomia sulle grandi capitalizzazioni dell`indice Ptse/Mib e sulle piccole e medie taglie di Piazza Affari riesce dunque ad anticipare che la campagna dividendi del 2011 sarà generosa .Il monte dei dividendi che verranno distribuiti salirà, appunto, dai 16,02 miliardi del 2010 ai 16,70 del 2011. Il rendimento medio (dividend yield) scenderà invece leggermente dal 3,4% del 2010 al 3,2% di quest`anno per l`effetto — virtuoso dell’aumento delle quotazioni di Borsa, che stanno al denominatore del rapporto.Naturalmente il criterio di scelta basato sulle cedole deve essere considerato in modo critico. I dividendi, per essere un buon criterio di selezione dei valori azionari, devono essere stabili, ripetibili, possibilmente crescenti negli anni. (…)

Confronti
Il confronto fra il rendimento delle azioni ad alto dividendo e quello delle obbligazioni, non dice tutto sulla convenienza dell’investimento in titoli ad alta cedola. Vediamo perché. Se c`è l`inflazione, alla scadenza del termine di un prestito obbligazionario, il capitale rimborsato sarà svalutato di un ammontare pari al valore dell`aumento del costo della vita nel periodo. Un titolo

azionario, invece, fa riferimento a cespiti reali, che si rivalutano in Borsa di pari passo con l`inflazione. Detto in altri termini le cedole dei dividendi azionari sono «reali» e risentono molto meno del tasso di inflazione, perché il capitale sottostante (l`azione corrispondente) si rivaluta nel tempo. Non così, invece, avviene per il capitale «svalutato» che viene rimborsato da un’obbligazione ordinaria a tasso fisso al momento della scadenza.
(…)

CorriereEconomia 21 febbraio 2011 di DI MARCO SABELLA E ADRIANO BARRI`

Fonte (Corriere.it)

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Terna, ad Flavio Cattaneo: dividendi In Piazza Affari 17 miliardi per i risparmiatori http://ow.ly/1bqWsw

venerdì 18 febbraio 2011

Terna – Flavio Cattaneo “Confermiamo la nostra solida politica dei dividendi basata su una previsione di crescita de... http://ow.ly/1boynj

Flavio Cattaneo: Terna presta attenzione alla Sostenibilità con il progetto BirdCam

Con il progetto 'Nidi sui tralicci', la società che gestisce le linee elettriche ad alta tensione, ha installato sui propri tralicci del Lazio, Toscana, Umbria ed Emilia-Romagna oltre 500 nidi artificiali per la nidificazione dei rapaci. E con 'Birdcam' ha acceso le webcam sull'attività riproduttiva di alcune specie di uccelli. E così ogni anno oltre 1.000 nuovi nati prendono il volo.

Può suonare strano ma anche le linee elettriche possono contribuire positivamente alla tutela della biodiversità. Lo dimostrano le iniziative sostenute da Terna in collaborazione con l'associazione Ornis Italica.

Con il progetto 'Nidi sui tralicci', la società che gestisce le linee elettriche ad alta tensione, ha installato sui propri tralicci del Lazio, Toscana, Umbria ed Emilia-Romagna oltre 500 nidi artificiali per la nidificazione dei rapaci. E con 'Birdcam' ha acceso le webcam sull'attività riproduttiva di alcune specie di uccelli. E così ogni anno oltre 1.000 nuovi nati prendono il volo.
Il 16 febbraio 2011 nel Parco della Riserva Naturale Valle dell'Aniene è stata liberata una splendida femmina di falco pellegrino di circa 2 anni, reduce da un periodo di cure e rieducazione al volo presso la Riserva Naturale del Lago di Vico.

Il falco pellegrino è un rapace che, assieme a gheppi, assioli e ghiandaie marine, sceglie i nidi artificiali posti sui tralicci dell'alta tensione di Terna e monitorati dai ricercatori dell'associazione ornitologica Ornis italica per riprodursi. Contrariamente a Pellegrina, la femmina liberata un anno e mezzo fa, questo esemplare non era inanellato, ossia monitorato, al momento del suo ritrovamento: non si tratta quindi di una figlia di Aria e Vento, la coppia 'storica' di falchi che nel 2005 ha scelto come dimora il tetto della Facoltà di Economia dell'Università 'La Sapienza' di Roma e seguita da anni grazie ad una webcam.

Il successo di questa iniziativa che offre la possibilità di seguire in diretta, 24 ore su 24 (www.birdcam.it), la vita all'interno di un nido fornendo alla comunità scientifica una serie di informazioni altrimenti difficili da reperire, ha spinto Terna e Ornis italica a potenziarla ulteriormente.

Fonte (AdnKronos)

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giovedì 17 febbraio 2011

Terna, AD Flavio Cattaneo, con il progetto ‘Nidi sui tralicci’ un contributo importante per la tutela della biodiver... http://ow.ly/1bnDxd

ADR Fiumicino: Fabrizio Palenzona nel Masterplan anche le esigenze legate al territorio

Aeroporti di Roma rinnova la proposta del tavolo permanente nel Masterplan, per far fronte alle esigenze legate al territorio, oltre che al disegno complessivo.

Fabrizio Palenzona, presidente di Aeroporti di Roma, rinnova la proposta a rendere permanente il tavolo istituzionale, tavolo da sempre previsto nel Masterplan, che favorisca l'incontro inter-istituzionale favorendo un approccio ampiamente condiviso che tenga conto, oltre del disegno complessivo, anche delle esigenze strettamente legate al territorio sul quale incide l'aeroporto di Roma e sul quale inciderà il progetto dei raddoppio della stesso al 2044.

Il Masterplan che Aeroporti di Roma ha commissionato alla Scott Wilson, società inglese di progettazione aeroportuale che si è aggiudicata la gara internazionale per lo sviluppo dell'aeroporto "Leonardo da Vinci" di Roma, includerà anche tutte quelle opere di servizio alle attività aeronautiche e non, come: strutture immobiliari e ricettive (centri congressi, alberghi, uffici e strutture terziarie e direzionali, ecc), parcheggi a servizio di passeggeri, visitatori e addetti aeroportuali, oltre alle strutture di supporto necessarie al futuro sviluppo.

Fabrizio Palenzona si esprime sul Masterplan considerandolo l'architrave del piano di sviluppo e investimenti che ADR ha ufficialmente presentato al Governo, insieme a SEA, nella sede di Villa Madama il 14 ottobre 2009, tappa di un processo avviato con il confronto parlamentare sul futuro del sistema aeroportuale italiano.
Secondo uno studio del CENSIS, rispetto alla necessità di ampliamento dell'aeroporto, è indicativo che un campione di cittadini residenti nella provincia di Roma si esprima per il 68,7% in maniera favorevole, con un 40,8% che ritiene che potrà creare opportunità per l'economia, dall'occupazione al turismo, ed un ulteriore 27,9% che lo ritiene necessario per fare di Roma una città globale, competitiva con le grandi metropoli estere."

(Fonte: ADR News)

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mercoledì 16 febbraio 2011

Terna, balza 17% ebitda 2010, +30% investimenti. Flavio Cattaneo ringrazia il Cda http://ow.ly/1bmBeE
Dario E. Viganò Relatore per il Convegno “Educare al Sovvenire: corresponsabilità e trasparenza nella Chiesa di oggi... http://ow.ly/1bmybn
Fabrizio Palenzona di Aeroporti di Roma: rendere permanente il tavolo istituzionale nel Masterplan http://ow.ly/1bmnKm

martedì 15 febbraio 2011

Terna: Flavio Cattaneo, attività non tradizionali parte integrante nuovo piano http://ow.ly/1bllO3

lunedì 14 febbraio 2011

Terna: Flavio Cattaneo Linee Guida del Piano Strategico 2011-2015 approvato oggi dal CdA http://ow.ly/1bkw36

venerdì 11 febbraio 2011

Fabrizio Palenzona Presidente Aeroporti di Roma: “NET 6000” nuovo impianto di smistamento valigie in transito http://ow.ly/1bhZKO
Flavio Cattaneo: Terna è finalista del Premio Europeo per il Volontariato d’Impresa http://ow.ly/1bhX0t

giovedì 10 febbraio 2011

Infrastrutture: Fabrizio Palenzona aprire il mercato per la crescita del Paese (Sole24Ore)

Fabrizio Palenzona, presidente dell’Aiscat, commenta l’articolo di Alberto Meomartini in materia di Infrastrutture e regolamentazioni statali per la crescita economica del Paese

Fabrizio Palenzona in una lettera al Sole 24 Ore:
“Merita di essere ripreso e approfondito il contributo di Alberto Meomartini in materia di infrastrutture, apparso domenica sul Sole 24 Ore. Il segno che, in un paese dominato dal gossip e dal qualunquismo, intorno al tema dell'economia si riuniscono ancora persone di buon senso che prescindono dagli interessi della piccola politica e si preoccupano del futuro è, di per sé, una notizia.
UniCredit ha sviluppato una seria ipotesi di rinnovamento della disciplina delle infrastrutture largamente coincidente con quella desumibile dalle affermazioni di Meomartini”.

Continua Fabrizio Palenzona:
“Per trasformare l'idea in fatti, UniCredit ha promosso un progetto per la realizzazione di un corridoio europeo fra Trieste, Monfalcone e Monaco di Baviera: prima e, al momento unica, iniziativa concreta in grado di fare concorrenza ai corridoi francesi, spagnoli e sloveni, e ai porti del Nord Europa.
Un intervento in larghissima misura finanziato con risorse private, e senza alcuna garanzia dello stato, in virtù di un'alleanza con il primo vettore mondiale (al momento in stand-by per il sorgere di un progetto analogo promosso dal governo, localizzato a pochi chilometri). Perché una politica infrastrutturale non si caratterizzi per un uso irrazionale e talune volte improduttivo delle risorse, ma sia significativamente ancorata ai traffici veri, occorre tuttavia che si realizzino alcune condizioni, che speriamo il nostro paese sia in grado di garantire.

La prima condizione è una reale ed effettiva apertura del mercato, oggi, soprattutto nel caso dei porti, sostanzialmente chiuso. Evidenti barriere di accesso hanno precluso ai porti più importanti di essere competitivi. Sembra quasi che non si voglia svilupparli, per tutelare locali rendite di posizione e inefficienze.
Inoltre è indispensabile che si rispettino le regole europee in materia di aiuti di stato. Se un'impresa privata investe capitali propri non può vedere sorgere una infrastruttura concorrente a pochi chilometri realizzata con capitali pubblici. In questo senso le scelte di politica dei trasporti dell'Unione europea meritano di essere condivise e attuate.

La seconda condizione è la certezza e la tutela del legittimo affidamento. Se lo stato modifica unilateralmente i contratti in essere, dà luogo a un grave pregiudizio all'impresa che ha pianificato la realizzazione della specifica opera alterando il sinallagma contrattuale, innalzando così una barriera di accesso che scoraggia drammaticamente qualunque investitore a intervenire sul mercato italiano dei servizi e dei capitali. Certezza e tutela del legittimo affidamento sono i prerequisiti di una politica delle infrastrutture alla quale, francamente, non siamo abituati. Le imprese straniere stanno ben lontani da un paese non regolato, dove non si vive la concorrenza e dove, specialmente, gli investimenti non sono tutelati.

La terza condizione, che in parte si ricongiunge alla prima, è la sussidiarietà orizzontale. Lo stato non deve intervenire nella costruzione di infrastrutture se il privato riesce da solo in virtù delle sue alleanze con il traffico. Semmai lo stato deve mantenere, anche nella materia delle infrastrutture, un ruolo di regolazione pubblica e di controllo del rispetto delle regole.



Bisogna dire chiaro ai cittadini che tutto si paga, nulla è gratis
: le opere e i servizi pubblici, le opere di compensazione le paghiamo tutti con le tasse. Le infrastrutture realizzate con soldi privati le paga, in tutto o in gran parte, chi le usa e si sa bene quanto e a chi costano.
Vanno premiati i territori che intendono essere competitivi e sono pronti a investire per conseguire questo obiettivo. Il federalismo sotto questo profilo è un valore costituzionale, ed è la premessa per selezionare dove realizzare le infrastrutture di coesione. E la logica va invertita: i sindaci non devono più affannarsi a chiedere compensazioni, ma piuttosto a sollecitare la realizzazione delle infrastrutture nei loro territori. A meno che non preferiscano la marginalizzazione economica e sociale che sta caratterizzando, proprio per questo motivo, importanti aree del paese.

Da ultimo, le norme vanno modificate imponendo un'accelerazione sia per quanto attiene alla realizzazione delle opere sia per quanto attiene agli assetti urbanistici. E semplicemente non dovrebbe essere più tollerato che un'opera pubblica essenziale per la coesione si realizzi nei tempi a tutti noti. In questo senso il project financing, salve le norme sul mercato interno, deve essere immediatamente attivabile con la garanzia del risultato e in un tempo assolutamente certo.
Nel nostro paese non si vive, da anni, in una dimensione di crescita. Troppo spesso ogni scelta risponde più a considerazioni legate a interessi del momento, che a esigenze concrete e reali di crescita, di cui la maggior parte si disinteressa totalmente. La demagogia è nemica del bene comune e distrugge la speranza di futuro dell'Italia

(Fonte: IlSole24Ore)

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Flavio Cattaneo: Presentazione del Piano Strategico Terna 2011–2015 lunedì 14 febbraio 2011 Palazzo Mezzanotte (Mila... http://ow.ly/1bgWYD

mercoledì 9 febbraio 2011

Flavio Cattaneo e Terna nel board di coordinamento di ENTSO-E prima conferenza dei Gestori europei di rete a Bruxel... http://ow.ly/1bfBpc

martedì 8 febbraio 2011

Fabrizio Palenzona in una lettera al Sole 24 Ore: Infrastrutture per la crescita del Paese http://ow.ly/1beVHr

Terna, Flavio Cattaneo: Rete Rinnovabile Ok Finanziamento per Fotovoltaico

Rete Rinnovabile ha firmato un contratto di rifinanziamento di durata pari a 18 anni per la realizzazione del portafoglio di impianti fotovoltaici .

Rete Rinnovabile, società ' indirettamente controllata al 100% da Terna, AD Flavio Cattaneo, in vista della cessione annunciata al mercato lo scorso 18 ottobre, ha firmato un contratto di rifinanziamento di durata pari a 18 anni.

L'importo complessivo massimo dell'operazione di rifinanziamento ammonta a 593,8 milioni di euro (di cui 521,3 per cassa e 72,5 per firma) ed e' volto a rifinanziare su base project financing no recourse gli investimenti sostenuti per la realizzazione del portafoglio di impianti fotovoltaici detenuti da Rete Rinnovabile.

L'operazione e' stata finalizzata con un pool di 7 banche composto da Banca Popolare di Milano, Gruppo Credito Valtellinese, Meliorbanca e Banca Popolare dell'Emilia Romagna, MPS Capital Services (che svolgerà anche il ruolo di Facility Agent), Natixis, Unicredit Corporate Banking e West LB.

Rete Rinnovabile è stata assistita dallo Studio Legale Chiomenti per la redazione della contrattualistica finanziaria, mentre hanno agito come advisors delle banche: Fichtner relativamente agli aspetti tecnici, AON per quelli assicurativi e Gianni Origoni Grippo & Partners per la due diligence legale. I termini e le condizioni del contratto di finanziamento riflettono gli elevati standard qualitativi del portafoglio degli impianti fotovoltaici realizzati.

(Fonte: AGI News On)

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Finanziamenti Fotovoltaico: Flavio Cattaneo, Ad Terna, e Rete Rinnovabile firmato finanziamento http://ow.ly/1besWH

lunedì 7 febbraio 2011

Flavio Cattaneo: due volontari di Terna e Coopi in un progetto solidale per portare corrente elettrica in Bolivia

Gruppo Terna e Coopi insieme in un progetto solidale.
A Kami, villaggio minerario sulle Ande boliviane, a 3.850 metri di quota, è arrivata la corrente elettrica. Miracolo di una linea lunga 37 chilometri, che si inerpica dai 2.650 metri di una centrale su un fiume agli oltre 4mila della vetta. E che ha portato la scintilla dello sviluppo a propagarsi nell'area, permettendo la creazione di 40 posti di lavoro nell'agricoltura e nell'allevamento, grazie anche alla presenza in loco di un missionario salesiano, anche lui di origine piemontese.

«Le idee camminano con le gambe degli uomini». Sarebbe contento Pietro Nenni, che usava spesso questo detto, nel sapere che Giampiero Fantini da Borgomanero (Novara), 60 anni, tecnico delle linee ad alta tensione nonché fervente cattolico, lo ha preso alla lettera. Non nel senso che abbia mai letto i suoi (monumentali) diari, ma perché, mettendo in gioco anni di ferie e permessi speciali, riuscendo a conquistare il concreto sostegno della propria azienda, il gruppo Terna, AD Flavio Cattaneo, e coordinandosi con un'organizzazione non governativa, la Coopi, è riuscito a trasformare la sua idea in una vera e propria, benché piccola, economia di territorio.

Così a Kami, villaggio minerario sulle Ande boliviane, a 3.850 metri di quota, è arrivata la corrente elettrica. Miracolo di una linea lunga 37 chilometri, che si inerpica dai 2.650 metri di una centrale su un fiume agli oltre 4mila della vetta. E che ha portato la scintilla dello sviluppo a propagarsi nell'area, permettendo la creazione di 40 posti di lavoro nell'agricoltura e nell'allevamento, grazie anche alla presenza in loco di un missionario salesiano, anche lui di origine piemontese.

Una storia partita, come si usa dire, dal basso, ma che non avrebbe potuto riuscire meglio se pianificata da un dream team di manager. Perché l'idea di Fantini pare ritagliata alla perfezione sulla mission del gruppo Terna, settimo operatore mondiale nella trasmissione di energia. E l'impresa, che ci ha creduto fin dall'inizio, ora grazie a questo progetto si è aggiudicata la candidatura italiana all'European Employee Volunteering Award, prestigioso premio che sarà assegnato in febbraio a Bruxelles e consegnato in marzo a Londra.
Ma non si tratta di un caso isolato. Alla finale continentale, in categorie diverse, saranno presenti anche altre aziende italiane. Perché, contro ogni aspettativa, il fenomeno del volontariato d'impresa ha resistito alla crisi e sembra, anzi, aver dato nuova carica alla solidarietà e al welfare locale.

A raccontare la scommessa vinta di Kami è lo stesso Giampiero Fantini, da pochi giorni in pensione dopo 40 anni di lavoro, per lungo tratto all'Enel, poi come responsabile del gruppo operativo di Novara della Terna. «Faccio volontariato dalla metà degli anni 80 - ricorda -. Prima della Bolivia ero stato in diversi altri paesi, sia in Africa che nei Balcani». A parlargli del villaggio sulle Ande era stato, nel 1991, un giovane collega incontrato in un aeroporto brasiliano dopo una missione. Undici anni più tardi, un memo ricevuto via mail ha fatto scattare l'idea.

(Fonte: Il Sole 24 Ore)

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Flavio Cattaneo: due volontari di Terna e Coopi in un progetto solidale per portare corrente elettrica in Bolivia http://ow.ly/1bdtpj

venerdì 4 febbraio 2011

giovedì 3 febbraio 2011

Continua con successo la collaborazione tra Terna ed Exibart. Terna c'è! Applicazione per iPad e Premio ospitati allo stand di Exibart Un documen

Continua con successo la collaborazione tra Terna ed Exibart.
Terna c'è! Applicazione per iPad e Premio ospitati allo stand di Exibart

Un documentario interattivo, realizzato dal Premio Terna e visibile dalla seconda metà di febbraio, che permetterà a tutti di scoprire le opere di Arte Fiera di Bologna a esposizione conclusa. Il tour virtuale metterà per la prima volta online gli oltre 15000 mq e le 200 gallerie d'arte moderna e contemporanea esposti nel quartiere fieristico bolognese dal 28 al 31 gennaio 2011.

Un video in 3d grazie al quale tutti i visitatori potranno navigare all'interno dei padiglioni di Arte Fiera, soffermandosi nelle gallerie d'arte e ammirando tutte le opere esposte, tra queste anche le creazioni degli artisti emergenti che hanno vinto le scorse edizioni del Premio Terna. Un itinerario virtuale a portata di click: grazie a Premio Terna, infatti, basterà andare sul sito www.premioterna.com per immergersi nella fiera d'arte bolognese e vivere in prima persona l'evento.

Questa iniziativa rientra nell'ambito delle attività realizzate dal Premio Terna per valorizzare la cultura e l'arte contemporanea avvicinando un pubblico sempre più vasto e creando un rapporto virtuoso tra aziende, mondo dell'arte e istituzioni. Questa innovazione si affianca all'applicazione Art in Touch, una delle più grandi novità artistiche del 2011, realizzata da Premio Terna insieme a Exibart. Premio Terna ed Exibart, leader dell'informazione di settore sui new media, hanno infatti unito il loro patrimonio di informazioni ed esperienze creando il piu' grande database di notizie ed eventi sull'arte contemporanea in Italia consultabile da iPad e iPhone. Art in Touch ha suscitato un enorme interesse da parte del pubblico: in soli quattro mesi sono infatti oltre 18mila gli utenti ad aver scaricato l'applicazione.

(Fonte: Repubblica.it)

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Terna, ad Flavio Cattaneo: Premioterna.it un Tour 3D Online all’interno di Arte Fiera di Bologna http://ow.ly/1ba78y

Attimo fuggente: le quotazioni di Flavio Cattaneo (Terna) giudicate molto positivamente

Roberto Cavalli è l’unico 10, molto bene anche Gianluca Brozzetti, Emma Marcegaglia, Guido Barilla, Flavio Cattaneo, Diego Dalla Valle e Alberto Nagel.


Il giudizio, come tutti sanno, è un parere che si esprime su cose o persone, sulla base di diversi elementi. A scuola, per esempio, gli insegnanti valutano la preparazione o meno degli studenti. In alcune aziende, sia pubbliche sia private, gli utenti sono invitati ad esprimere la propria valutazione sul personale e sui servizi che le medesime aziende forniscono.

In maniera non diversa si è proceduto quindi nell’impostazione delle pagelle dell’Attimo, nelle quali sono stati espressi un giudizio di merito ed un voto per i manager di alcune delle maggiori aziende in Italia. Il voto ha interessato non solo i manager, ma anche i responsabili della comunicazione e delle relazioni esterne, perché, come talvolta capita, una buona comunicazione può esaltare l’operato mediocre di un manager o, al contrario, può demolire anche un ottimo lavoro.

Per questo, coadiuvati da un team di collaboratori, abbiamo deciso di monitorare l’operato e la comunicazione di alcune tra le maggiori aziende italiane, fornendo, periodicamente, quelle che per sintesi chiamiamo Le pagelle dell’Attimo fuggente. All’elenco di manager già pubblicato sul numero di dicembre 2010 della rivista e che tanto interesse ha suscitato da più parti, saranno aggiunte due liste più brevi: una denominata new entry, nella quale saranno inserite venti nuove aziende, con i giudizi ed i voti per ciascun manager e responsabile relazioni esterne; l’altra indicata come prossimamente che invece raccoglie i nominativi delle aziende su cui saranno pubblicati tra breve voti e giudizi.

Ma le novità non finiscono qui.

L’elenco centrale, infatti, oltre a riportare il voto, da 0 a 10, e il giudizio, conterrà una nuova colonna che designerà, come sempre, per ciascun manager e responsabile, le indicazioni di chi sale, chi scende, chi rimane nella medesima posizione, il tutto sintetizzato in segni grafici di immediata e facile comprensione.

Le pagelle dell’Attimo, un vero e proprio supplemento della rivista L’Attimo fuggente di Cesare Lanza, diventeranno, come anticipavamo, un appuntamento fisso per consentire un monitoraggio continuo e fornire, così, un giudizio sempre aggiornato, delle attività d e i manager e d e i responsabili relazioni esterne delle principali aziende in Italia. Nella classifica delle new entry, tra i manager delle aziende individuate, a totalizzare il massimo dei voti è Roberto Cavalli, patron e fondatore della prestigiosa casa di moda italiana. Ottimo l’operato anche del suo amministratore delegato Gianluca Brozzetti.

Seguono, a breve distanza, gli esponenti di due gruppi ben consolidati che mantengono ancora, con orgoglio, un imprinting familiare: Emma ed Antonio Marcegaglia,chief executive officer del gruppo Marcegaglia e Guido Barilla, presidente di Barilla. Molto positivamente sono giudicate, anche, le quotazioni di Flavio Cattaneo (Terna), Diego Dalla Valle (Tods) e Alberto Nagel (Mediobanca) e dai loro rispettivi responsabili relazioni esterne.

(Fonte: il Titolo)

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mercoledì 2 febbraio 2011

Flavio Cattaneo nelle Pagelle dell’Attimo fuggente è stimato tra i migliori manager italiani http://ow.ly/1b9dYk

martedì 1 febbraio 2011

Ambiente e Territorio: Terna, ad Flavio Cattaneo, lancia un progetto “elettro-sostenibile” con la Stazione Elettrica... http://ow.ly/1b7OIR