venerdì 28 dicembre 2012

Pier Domenico Garrone: La Web Reputation applicata alla Politica in Italia sostituisce i sondaggi

Il processo decisionale degli italiani rispetto alle prossimi elezioni politiche passa sempre di più dalla rete, vero strumento di democrazia accessibile a tutti. A Baobab di Rai Radio 1 intervengono sul tema della Comunicazione Elettorale Pier Domenico Garrone e Nicola Piepoli.
Pier Domenico Garrone Radio Baobab
Baobab, il programma di punta del pomeriggio delle rete radiofonica ammiraglia della RAI, Radio1, ha affrontato il tema della Comunicazione Elettorale con ospiti in studio Nicola Piepoli, presidente dell’Istituto Piepoli, Pier Domenico Garrone, fondatore de Il Comunicatore Italiano.
2 notizie sono emerse dal confronto radiofonico.
La prima è un allarme/appello al Capo dello Stato e al Governo per il concreto rischio di manipolazione della Democrazia per carenza di strumenti regolatori attivi e capaci di rispondere nei tempi contingentati di una campagna elettorale.
La seconda notizia è che già oggi il 25% degli italiani decidono in ragione dell’informazione e della partecipazione in internet.
La Web Reputation applicata alla Politica in Italia sostituisce i sondaggi, storicizzati al 1994 con l’ingresso di Silvio Berlusconi. I sondaggi rappresentano la fotografia di un’opinione, la web reputation il film in 3D.
Lo sviluppo della democrazia del consenso è direttamente proporzionale alla presenza dell’infrastruttura banda larga e per l’ONU l’Inghilterra è al 9^posto della classifica, l’Italia è in caduta libera al 29^ posto su 155.
Il World Economic Forum (Wef), Global Information Technology Report, rileva inoltre che va sempre peggio per l’Italia, nella classifica che analizza 138 Paesi mondiali. Quest’anno il “Belpaese” si piazza 51esimo, dalla posizione 38 del 2006. L’Italia dietro a paesi come India, Tunisia, Malesia. Abbiamo perso tre posizioni solo nell’ultimo anno. Il podio dell’innovazione spetta invece a Svezia, Singapore e Danimarca. Al quinto posto gli Stati Uniti.
I Cittadini d’Italia sono “armati” con oltre 2,5 milioni di tablet ed oltre 8,5 milioni di smartphone ed ogni giorno anche col computer visitano in oltre 21 milioni Facebook, producono informazione multimediale e documentale. I Cittadini hanno ridotto il rapporto con la carta stampata perché lenti, faziosi e specchio di una Politica in sofferenza di credibilità.
La Politica troppe volte è stata scoperta “a dire” solo le cose che era interessata a far sapere non accorgendosi invece che i Cittadini trovano in internet molte risposte e documenti.
Un consiglio al Candidato: si va in internet se si ha la capacità di dialogare con i Cittadini più che di esporre in vetrina le proprie intenzioni.
IlComunicatoreItaliano_240

mercoledì 19 dicembre 2012

Pier Domenico Garrone: gli SMS cedono sempre più il passo a tweet e chat

Gli Sms compiono 20 anni. Lo strumento che ha rivoluzionato il modo di comunicare, cede sempre più il passo a tweet e chat, anche grazie alla diffusione di tablet e smartphone. Pier Domenico Garrone, co-fondatore del think-tank blog Il Comunicatore Italiano, al TG1.
Pier Domenico garrone al TG1
Gli Sms compiono 20 anni, nonostante la tenera età, sono già considerati vecchi per l’avvento di nuovi strumenti di comunicazione. Nati nel 1992, genitori dei tweet e delle chat divennero uno degli strumenti di comunicazione più utilizzati nel mondo, una vera e propria rivoluzione, attestata da una crescita esponenziale del suo utilizzo.
Gli Sms sono stati una compagnia, uno strumento di informazione e di comunicazione attraverso cui si è potuto informare, comunicare, essere aggiornati in tempo reale, lanciare un allarme, addirittura fare una donazione.
IlComunicatoreItaliano_240
Sono i genitori della comunicazione digitale di oggi. 20 anni di Sms, un compleanno, ma anche un anniversario della comunicazione digitale.
Secondo le stime dell’AGCOM nel 2011 sono stati inviati più di 89 miliardi di Sms.
Uno strumento utilizzati da tutti, giovani, meno giovani, calcolando che l’81% della popolazione italiana ha un telefonino. Con gli smartphone il passaggio dagli sms alle chat, come What’s Up e Twitter è già iniziato.

venerdì 7 dicembre 2012

Giuseppe Biesuz, Ad Trenord, al Matching a Fieramilano

Giuseppe Biesuz Ad Trenord, al salone Matching a Fieramilano ha rivendicato i meriti del nuovo contratto di secondo livello che partirà dal 1 dicembre. “E’ l’azienda – ha sottolineato – il posto in cui si crea valore ed è all’interno dell’azienda che bisogna trovare gli strumenti per la crescita”.
RHO-PERO (MILANO), 28 NOV – La contrattazione a livello aziendale come strumento per rilanciare l’economia: una necessità, secondo l’ad di Trenord Giuseppe Biesuz, che al salone Matching a Fieramilano ha rivendicato i meriti del nuovo contratto di secondo livello che partirà dal 1 dicembre. “E’ l’azienda – ha sottolineato – il posto in cui si crea valore ed è all’interno dell’azienda che bisogna trovare gli strumenti per la crescita”.
Un suggerimento al governo Monti, “la cui agenda, pur giusta, non ha inciso sulla necessità vera di fare ripartire la crescita – ha affermato Biesuz -: servono soprattutto un taglio del cuneo fiscale e dell’Irap”.
Il nuovo contratto, ha detto, “garantirà a regime un aumento della produttività del 20%”, e se questo piccolo esempio fosse riproposto anche in altre aziende d’Italia il Paese, a suo parere, “otterrebbe risultati straordinari”.
Ha sottolineato Biesuz: “I nostri lavoratori stanno accettando i sacrifici perché lo fanno con lo stesso spirito con cui i nostri nonni si erano rimboccati le maniche, lavorando anche di notte per potersi ricostruire le case andate a terra durante la guerra. Lo hanno fatto i nostri nonni -ha concluso- e così stanno facendo i nostri lavoratori per poter dare un futuro ai loro figli”.
La crescita di Trenord sarà possibile grazie all’impegno dei lavoratori “che hanno accettato cose pesanti – ha sottolineato il manager – giornate lavorative più lunghe, turni più flessibili, a fronte di aumenti salariali, nuovi posti di lavoro e un pacchetto di welfare aziendale che mette al centro le loro famiglie e i loro bisogni”. A riguardo, Biesuz ha anche annunciato che l’azienda sta pensando a un piano di housing sociale rivolto ai propri dipendenti. “A Milano c’é un quartiere dove negli anni ’50 erano state costruite case per i ferrovieri – ha detto -. Mi piacerebbe poter fare la stessa cosa oggi”. (ANSA).
Fonte: ANSA