venerdì 30 marzo 2012

L’Assemblea degli Azionisti di Infracom ha approvato il progetto di bilancio consolidato relativo all’esercizio 2011.


Verona, 30 marzo 2012 - L’Assemblea degli Azionisti di Infracom, riunitasi oggi sotto la presidenza di Attilio Schneck, ha approvato il progetto di bilancio consolidato relativo all'esercizio 2011.



Risultati consolidati al 31 dicembre 2011

Il bilancio al 31 dicembre 2011 di Infracom Spa si è chiuso con margine operativo lordo (EBITDA) pari a €26,0M, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale. Il Piano, approvato il 14 febbraio 2011 e articolato sui 5 anni 2011-2015, prevede la focalizzazione dell’azienda sul core business, al fine di migliorare la marginalità attraverso il perseguimento delle maggiori sinergie commerciali e di costo e attraverso la concentrazione degli investimenti e dell’attività manageriale sulle aree chiave dell’azienda.
I ricavi dell’azienda si attestano a €152,8M nel 2011, in calo di circa €10M rispetto al 2010, quando però avevano concorso ai ricavi poste non ricorrenti per oltre €2,3M. La maggior contribuzione di ricavi spetta alla BU IMS (che include il business infrastrutturale, che va dalla rete ai data center), con €43,7M pari a oltre il 28% del totale.

La relazione di bilancio di Infracom evidenzia la tenuta dei margini dell'Ebidta, pari al 17% del valore della produzione, nonostante il perdurare del contesto economico negativo. Tale tendenza di discesa del mercato italiano, si è mantenuta stabile nel 2011 ed è indubbiamente legata alla stagnazione della crescita del PIL del Paese.
La gestione 2011 è caratterizzata da flussi di cassa netti positivi per circa €5M, che permettono il mantenimento dell'entità degli investimenti a supporto dei segmenti di business strategici, ovvero l'area Tlc e dai servizi Outsourcing e Housing.

Nel corso del 2011 e nei primi mesi del 2012, Infracom ha portato a termine importanti operazioni straordinarie:
- Costituzione della joint venture Doing srl;
- Sigla dell'Accordo di Risanamento con le banche (gennaio 2012);
- Operazione di cessione del ramo di azienda a parte del business della mobilità finalizzata nel gennaio 2012, che ha comportato una significativa plusvalenza ed un rilevante decremento dell'indebitamento finanziario complessivo (circa 39M€);
Dati i punti precedenti, e in considerazione dei risultati operativi consuntivi del 2011 e di quelli in corso di formazione nel 2012, che confermano le previsioni del nuovo Piano, gli Amministratori ritengono che siano venute meno le incertezze evidenziate nel bilancio precedente e confermano che il bilancio di esercizio e consolidato dal 31 dicembre 2011 è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale.
Si segnala inoltre il manifestato interesse da parte dell’azionista Autostrada Brescia-Padova per il rafforzamento della struttura patrimoniale di Infracom tramite conversione di debiti in capitale per circa 61,5M€.

Prospettive di crescita
Nel quadro del rinnovamento dell’offerta tecnologica, Infracom annuncia il lancio di una gamma di servizi cloud basati sul concetto della massima scalabilità e flessibilità di servizio. Per il giorno 16 aprile è prevista la presentazione del laboratorio cloud di Imola e la comunicazione dei servizi innovativi basati su infrastruttura cloud che Infracom intende lanciare entro la fine del 2012.

Dati finanziari in sintesi
Ricavi :€153 milioni (- € 10M vs 2010)
Business Unit IMS: €43,7M (29% su totale Infracom; +2 milioni vs budget 2011)
Business Unit Mobility: €37,6M (+€9,3M vs 2010)
Ebidta: €26M (+€.0,2M vs2010)
Risultato netto:-€23 milioni (+€45M vs 2010)
Net cash flow: €5M

***

Infracom nasce nel 1999 dallo spin-off dell’Autostrada BS-PD allo scopo di supportare le esigenze delle imprese in materia di ICT. Nel biennio 2001-2002 mette a punto il modello di business di player integrato anche grazie alle acquisizioni IT (Inform e Wintec) e TLC(Multilink). Nel corso del 2003 l’acquisizione di Autostrada TLC, porta Infracom da operatore a matrice regionale ad interlocutore nazionale. Negli anni successivi il riconoscimento del mercato e nuove acquisizioni permettono da un lato di consolidare il centro di competenza ERP gestionali d’impresa e dall’altro di valorizzare ulteriormente la componente infrastrutturale e di servizi di rete con l’acquisizione di Netscalibur ed STT. Oggi Infracom è un operatore nazionale di primaria importanza con una struttura di 500 professionisti con l’headquarter a Verona e con presenza in 14 città italiane fra qui Milano e Firenze. La rete proprietaria di oltre 9.000 km di cavo ottico, la Avalon Telehouse, la più grande telehouse italiana con accesso privilegiato al MIX, il peering point italiano e la chiave per accedere al backbone internazionale, fanno di Infracom un interlocutore unico in grado di proporre soluzioni su misura con standard di qualità elevati.

FONTE:
INFRACOM ITALIA SPA
Piazzale Europa, 12
37135 Verona (VR)
Telefono +39 045 969 5969
Email: comunicazione@infracom.it
www.infracom.it
Earth Hour 2012: Gruppo Poste Italiane sabato 31 marzo spegnerà simbolicamente le luci in numerose sedi direzionali http://ow.ly/1irYHK
Chiusa l’Assemblea degli azionisti Infracom, approvato bilancio 2011 http://ow.ly/1irPbE
Flavio Cattaneo: Premio Terna 04 finalizzato alla promozione e alla valorizzazione dell’arte contemporanea italiana http://ow.ly/1irysn

giovedì 29 marzo 2012

Terna, Cattaneo Flavio, non soffre la Robin tax, chiude il bilancio 2011 con un utile netto in crescita a 465 milion... http://ow.ly/1ipOGy
Cattaneo Flavio, Terna, uno dei migliori titoli per far da scudo contro il carovita http://ow.ly/1ipmnw

mercoledì 28 marzo 2012

Il Comunicatore Italiano, Antonio Bettanini, tutti pazzi per twitter (tranne me) http://ow.ly/1iohQR

martedì 27 marzo 2012

Earth Hour: WWF e Officinae Verdi lanciano il Check-Up Energetico Online http://ow.ly/1imA6E
Flavio Cattaneo, CEO Terna, Plan for 4.1 billion Euros for the grid and 1.9 billion Euros for new business http://ow.ly/1imuGi

lunedì 26 marzo 2012

ICT, Infracom: data center, tecnologia cloud e infrastrutture. Debito dimezzato. DG Massimo Lippi: Azienda in contin... http://ow.ly/1ikVRP

Servizi Real Cloud: Infracom punta sui suoi datacenter per la strategia dei prossimi anni


Verona. Infracom si fa giovane. Focalizza il proprio core business sulle infrastrutture, conferma la mission nelle telecomunicazioni, valorizza il backbone, spinge su datacenter e apre le porte alla tecnologia cloud. Massimo Lippi, Direttore Generale Infracom: “L'azienda è inserita in un processo di continua crescita”.

E' il nuovo volto della società veronese che ha sottoscritto con le principali banche finanziatrici un accordo di ristrutturazione che ha portato al dimezzamento del debito sulla base di un piano di risanamento complessivo che comprende un piano industriale per gli anni 2011-2015.

"L'azienda Infracom è inserita in un processo di continua crescita" conferma il Consigliere Delegato e Direttore Generale della società controllata dal Gruppo Autostrade Brescia Verona Padova, Massimo Lippi, che ha portato Infracom - che in questi anni ha sempre generato cassa nonostante la difficile congiuntura - a cedere l'area IT con sede a Padova attraverso un'operazione di management buy out. Da Infracom IT la società ha preso il nome di Corvallis Spa. Infracom, già terza in internet dopo Telecom e Fastweb, ora concentra le proprie attività sull'Information & Communication Technology.

Voltata la pagina rispetto il passato, Infracom guarda al futuro con una struttura fatta di 500 dipendenti con l’headquarter a Verona e molte altre sedi sparse sul territorio nazionale fra qui Milano e Firenze.
La società punta con decisione sui suoi datacenter dai quali partono i servizi cloud fondamentali per la strategia dei prossimi anni. Infracom ne gestisce quattro a Milano, Verona, Imola e Brindisi. Il polo più importante è quello in via Caldera a Milano, che ha nella sala Avalon il punto di accesso privilegiato al MIX, il più importante peering point italiano e la chiave per accedere al backbone internazionale, e che vanta una superficie di circa 4mila mq con una crescita di 250mq all’anno.

"Infracom si sta focalizzando sui business strategici - chiarisce Massimo Lippi – facendo leva su assett chiave e su competenze tecnologiche in crescita. Stiamo sviluppando servizi real cloud sui quali puntiamo per  la crescita dei nostri data center, oggi incentrati sulla nostra telehouse, la più grande d’Italia e la più importante per l’accesso all’internet backbone".

Le possibilità di crescita nel cloud sono ritenute importanti, per questo entro fine anno sarà lanciato un servizio pay per service basato sulla struttura di Imola con funzionalità di smart billing e self provisioning. Il 2012 vedrà anche il lancio di servizi Iaas e Paas di classe enterprise rivolti alle aziende che vogliono accedere ad un’infrastruttura evoluta senza investimenti. L'interesse da parte delle aziende italiane è elevato dato che molte delle nostre imprese non sono ancora partire con un investimento tecnologico proprio per problemi finanziari.

Infracom inoltre intende lanciare servizi applicativi basati su Panthera, il suo Erp proprietario, che da una decina d’anni viene sviluppato in Italia e in Tunisia, importante presenza nel Nord Africa. Nell’ambito del suo piano internazionale, Infracom ha in progetto l’espansione dei servizi cloud in Austria e Svizzera entro il 2013.
Infracom è pronta a cavalcare l’onda grazie alla sua rete in fibra ottica di circa 10.000 km e con circa 1.500 Man (Metropolitan area network) in quaranta città e cavi che seguono l’asse autostradale e permettono di congiungere le aree produttive di tutta Italia.

Nel wireless è presente su tutto il territorio nazionale con servizi Hyperlan e in particolare in Toscana e in Veneto. In quest’ultima regione Infracom è presente anche con servizi di Wireless local loop, servizi di fonia, xDsl, sicurezza, web e posta elettronica completano il quadro dell’offerta della società che nei suoi data center ospita oltre cento carrier, large account e media e punta a un’evoluzione costante della rete con progetti di sviluppo per erogare servizi a 100 Gb/s.

L’agenda di Infracom prevede per il prossimo 30 marzo l’impegno con gli azionisti per l’approvazione del bilancio 2011 che anticipa un margine operativo lordo in linea con le previsioni del piano industriale. Nel 2010, la società ha realizzato i risultati attesi ed ha ottenuto 163 milioni di euro di ricavi ed un margine operativo lordo di 29 milioni di euro pari a circa il 18% sui ricavi.




 FONTE:
 Il Giornale di Vicenza

venerdì 23 marzo 2012

Il Comunicatore Italiano, una classe dirigente di Comunicatori professionisti per la crescita del Regno del Marocco ... http://ow.ly/1igL1R
Mariastella Gelmini presenta il suo nuovo sito all’insegna del web 2.0 http://ow.ly/1iglgn
Intel Italia Facebook, partecipa al contest Intel e vinci 20.000 dollari: crea una grafica o un video di 60 secondi ... http://ow.ly/1ig8an

giovedì 22 marzo 2012

Mediterraneo, Il blog Il Comunicatore Italiano incontra il Marocco http://ow.ly/1ieYwc
Poste Italiane lancia Postepay Fun, il portale dell’intrattenimento on line http://ow.ly/1ieU29
Terna, Piano 2012-2016: 4,1 miliardi per la rete, 1,9 su progetti new business. Nuova politica dividendi. AD Flavio ... http://ow.ly/1ieOvi

mercoledì 21 marzo 2012

Terna, guidata da Flavio Cattaneo, rilancia la strategia di investimenti


Bilancio 2011 in crescita, ok a piano da 4,1 mld per la rete e 1,9 mld su new business. Flavio Cattaneo: nuova politica dividendi darà ancora soddisfazione ad azionisti

L'ipotesi di una fusione con Snam resta sullo sfondo sebbene il mercato si attendesse lumi dopo le voci delle ultime settimane. Per il momento, però, Terna risponde con i risultati e con un piano di investimenti da 6 miliardi di euro da qui al 2016: 4,1 miliardi per la sicurezza e l'ammodernamento della rete, 1,9 miliardi per le attività non tradizionali (di cui un miliardo per i sistemi di accumulo di batterie).



Nonostante la crisi e il salasso imposto dalla Robin Tax – compensato soprattutto grazie a 270 milioni di plusvalenze assicurate dal fotovoltaico –, il gruppo guidato da Flavio Cattaneo è riuscito a confermare un dividendo 2011 di 21 centesimi in linea con l'esercizio precedente. «Abbiamo superato un anno di crisi in modo molto soddisfacente – ha spiegato ieri l'ad illustrando i conti 2011 e il nuovo piano strategico con il presidente Luigi Roth – efficienza, sicurezza e minor costo per il sistema elettrico e creazione di valore  per gli azionisti sono i driver dell'azione futura». Una strategia che dovrebbe assicurare una buona remunerazione anche nel 2012, quando Terna prevede una cedola base di 19 centesimi di euro per azione, cui si aggiungerà il 60% di pay-out dai risultati delle attività non tradizionali.

Nel frattempo la società – che ieri ha chiuso in Borsa con un +1,58% e ha raccolto la conferma del rating "A3" da parte di Moody's – ha archiviato il 2011 con ricavi in crescita del 2,9 per cento (1,63 miliardi di euro), e un Ebitda pari a 1,23 miliardi (+4,7%). Con una marginalità che passa dal 73,9% del 2010 al 75,2 dello scorso anno. La Robin tax, come detto, ha rallentato la corsa di Terna impattando sull'utile netto delle attività continuative pari a 327,3 milioni di euro (465,1 milioni nel 2010). Mentre l'utile netto adjusted - depurato dagli effetti fiscali della manovra correttiva bis - si è attestato sui 465,3 milioni di euro, in crescita di 5,2 milioni rispetto all'esercizio precedente (+1,1%).

Risultati raggiunti senza incrementare troppo l'indebitamento finanziario netto che ha raggiunto a fine 2011 il tetto dei 5,12 miliardi di euro (erano 4,72 miliardi l'anno prima). L'obiettivo è chiaro: rafforzare la struttura finanziaria del gruppo che può contare su 2,5 miliardi di euro di liquidità e sul buon riscontro dei suoi bond (l'ultimo, da 1,25 miliardi di euro, a metà febbraio). Così Cattaneo esclude per ora aumenti di capitale. «Non ho intenzione di farli, se dovessi farli avviserò il mercato». Gli impegni - Terna ha in scadenza 70 milioni di euro nel 2012-2013 e 700 milioni nel 2014 – sono stati coperti tanto che l'ad ribadisce che «non abbiamo necessità di rifinanziamento fino alla fine del 2015».

Quanto al futuro, la società non disdegnerà opportunità di investimento in Italia e all'estero solo se, ha chiarito Cattaneo, «creeranno valore per gli azionisti e saranno strategiche per il Paese e il sistema». La parola d'ordine quindi è prudenza. Anche sul versante della cessione di asset, ventilata nel piano per aumentare la flessibilità finanziaria. «È un'opzione che Terna può attivare per migliorare il proprio investimento – precisa ancora l'ad – un'opportunità che sarebbe poco intelligente non cogliere se si dovessero verificare le condizioni non solo economiche ma anche della rete di trasmissione». Cattaneo però non si sbilancia, lascia intendere che il meccanismo potrebbe essere quello del "lease back": cedere cioè la proprietà finanziaria, mantenendo però in capo a Terna la responsabilità operativa e la gestione delle attività. Ma il manager non fornisce numeri (anche se, davanti agli analisti, il cfo Giuseppe Saponaro aveva quantificato fino a un massimo di 1,5 miliardi di euro l'importo di asset cedibili). «La cifra – rimarca Cattaneo – sarà quella più confacente alla possibilità di nuovi investimenti e più accrescitiva per gli azionisti».

E le possibili nozze Snam-Terna? «No comment», dice l'ad davanti agli analisti. E, a chi gli chiede poi come valuta le affermazioni dell'ad di Snam, Carlo Malacarne («la fusione tra le due società non ha senso»), risponde così. «Non intendiamo commentare notizie su questo tema. Non ci sembra corretto rispondere».

FonteSole24Ore
Terna, guidata da Flavio Cattaneo, rilancia la strategia di investimenti http://ow.ly/1idbfR
Lorenzo Bressani vince il premio “Velista dell’anno Intermatica”, Oscar della Vela Nazionale http://ow.ly/1id5G7

martedì 20 marzo 2012

Pier Domenico Garrone: La Rai si converta alla Web reputation


“Fine corsa per lo share, è tempo di new media”, intervento sul Corriere delle Comunicazioni di Pier Domenico Garrone, fondatore insieme a Gian Guido Folloni, Michelangelo Tagliaferri e Antonio Bettanini de ilcomunicatoreitaliano.it, think-tank blog sulla comunicazione istituzionale ed economica. “I contenuti sono al centro di una distribuzione che dovrà integrare la mobilità, perché il 75% della fruizione dei contenuti oggi avviene in mobilità”.



L’impatto dirompente dei new media sulla comunicazione, il ritardo delle aziende italiane, fra cui la Rai, nel cogliere le innovazioni connesse alla fruizione in mobilità del content digitale, il tramonto dello share come parametro per gli investimenti pubblicitari, sostituito dal nuovo concetto di Web reputation. Questi i temi caldi che animano il blog ilcomunicatoreitaliano.it, il nuovo think tank dei comunicatori professionisti fondato da Pier Domenico Garrone, consulente di comunicazione istituzionale, Antonio Bettanini, esperto di comunicazione istituzionale, Gian Guido Folloni, per nove anni direttore di Avvenire e ora presidente di Isiamed-Istituto Asia Mediterraneo e Michelangelo Tagliaferri, fondatore di Accademia di Comunicazione di Milano.

“Abbiamo notato che l’evoluzione tecnologica costituita dall’infrastruttura di rete e dalle applicazioni per rendere il contenuto fruibile con le tecnologie su più device ha comportato straordinarie innovazioni, che non sono state ancora colte dalle aziende. Tra queste la Rai”. La pensa così Pier Domenico Garrone, precisando che il comunicatoreitaliano.it si è posto il problema, nel momento del cambiamento, di quale contributo può dare la comunicazione al sistema Italia. “Il servizio pubblico Rai non ha ancora realizzato appieno l’evoluzione tecnologica, che porterà dalla produzione di programmi televisivi o radiofonici a programmi mediatici - aggiunge Garrone -. I contenuti sono al centro di una distribuzione che dovrà integrare la mobilità, perché il 75% della fruizione dei contenuti oggi avviene in mobilità”. Una rivoluzione copernicana per produttori di contenuti e broadcaster, quindi anche per la televisione.

Rai Web Reputation

“Tutti i produttori dovranno rieditare i loro contenuti per poter affrontare il mercato, evitando il ritardo di interesse - aggiunge Garrone -. Basti pensare alla Sipra. Oggi un inserzionista non investe più guardando lo share, cioè la quantità del pubblico, ma la sua qualità, che è identificata con la Web reputation, perché identifica la credibilità e la reputazione del media. La Web reputation è diventata una voce di bilancio per le aziende e le tv, perché indica la tutela e la valorizzazione della matrice aziendale rappresentata nel brand, nel  prodotto e nel management”. Un altro settore in crisi nella comunicazione sono i giornali.

“Oggi i contenuti che diventano informazioni e notizie non sono più scritti nelle redazioni, ma dalla platea della Rete - aggiunge Garrone -. L’unico media del momento analogico che rimane in prima partnership con la Rete e che con essa sta meglio affrontando rispetto alla televisione l’integrazione nell’incontro con il pubblico è la radio, basti pensare concretamente a Rai Radio Uno”. L’obiettivo del nuovo think tank è aggregare tutti i media italiani “per contribuire al rinnovamento della Rai, di cui siamo abbonati, e che è il maggior patrimonio di comunicazione del nostro paese e del made in Italy - dice Garrone - l’obiettivo è farci  comprendere nel Mediterraneo, sbocco naturale di sviluppo economico, sociale ed imprenditoriale del nostro paese. Auspichiamo che nel rinnovo della governance della Rai i curriculum dei candidati siano preventivamente resi pubblici in Rete e che non ci siano ex parlamentari o membri del governo delle ultime due legislature e che ci sia una stretta connessione tra la professionalità del candidato e il mondo della comunicazione”.

Un’altra battaglia del think tank riguarda il riconoscimento della figura professionale del comunicatore, in primo luogo da parte delle istituzioni, che dovrebbero parlare in esclusiva con chi ha un mandato per farlo. In particolare dopo le polemiche sui “lobbisti” in Parlamento durante la discussione del DL liberalizzazioni. “Quando è approvato un testo di legge si deve sapere chi è il proponente - dice Garrone -, in qualsiasi altro paese il lobbista è un professionista apprezzato, che gioca la sua credibilità sulla sua competenza. La carta di identità di un Comunicatore professionista è il suo 740 dove il reddito prevalente deriva solo dalla sua professione e non da altri commerci impropri”.

FONTE: Corriere delle Comunicazioni
La Rai si converta alla web reputation, il punto sul blog Il Comunicatore Italiano http://ow.ly/1ibytV

lunedì 19 marzo 2012

Cloud al centro della scena, la nuova vita di Infracom - Infracom spinge su datacenter e nuvola e rinnova la mission... http://ow.ly/1ia0gB

Andrea Pellizzari: Cloud al centro della scena, la nuova vita di Infracom


Infracom spinge su datacenter e nuvola e rinnova la mission sulle Tlc. Il vicepresidente Andrea Pellizzari al Corriere delle Comunicazioni: “Il piano industriale è stato rispettato e l’Ebitda è quello previsto”. Quella verso il cloud è una scelta che parte da lontano, spiega Pellizzari, “e che oggi ci vede pronti”. Lancio di servizio pay per service e smart billing entro il 2012.



Infracom torna giovane. Si focalizza sulle infrastrutture, rinnova la mission sulle telecomunicazioni, valorizza il backbone e spinge su datacenter e cloud. È il nuovo volto della società veronese che ha sottoscritto con le  principali banche finanziatrici un accordo di ristrutturazione che ha portato al dimezzamento del debito sulla base di un piano di risanamento complessivo che comprende un piano industriale per gli anni 2011-2015.
“Problemi di crescita”, li definisce il vicepresidente della società controllata dal Gruppo Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova, Andrea Pellizzari, che hanno portato Infracom, che in questi anni non ha mai bruciato cassa, a cedere l’area IT con sede a Padova attraverso un’operazione di management buy out. Da Infracom IT la società ha preso il nome di Corvallis Spa.

“Il piano industriale è stato rispettato e l’Ebitda è quello previsto”, spiega Pellizzari. Chiuso il capitolo con il passato, Infracom guarda al futuro con una struttura fatta di circa 500 dipendenti con le due sedi principali a Verona e Milano e molte altre sparse sul territorio nazionale. La società punta con decisione sui suoi datacenter dai quali partono i servizi cloud fondamentali per la strategia dei prossimi anni. Infracom ne possiede quattro a Milano, Verona, Imola e Brindisi acquisito nel 2011. La superficie di queste strutture è cresciuta di 250 mq ogni anno a partire dal 2009. La struttura più importante è quella in via Caldera a Milano, che ha nella sala Avalon il più importante peering point italiano, e vanta una superficie di circa quattromila mq e rappresenta la chiave per accedere al backbone internazionale.

Quella verso il cloud è una scelta che parte da lontano, racconta Pellizzari, “e che oggi ci vede pronti. Abbiamo l’infrastruttura, la modalità di erogazione dei servizi e il pagamento. Vogliamo lavorare bene nelle telecomunicazioni e nei datacenter avvalendoci anche di partner complementari perché siamo convinti che oggi fare un po’ di tutto è una strategia che non paga più”.

Le possibilità di crescita nel cloud sono ritenute importanti, per questo entro fine anno sarà lanciato un progetto di pay per service basato sulla struttura di Imola con servizi di smart billing per erogare fatture a consumo. Il 2012 vedrà anche il lancio di servizi Iaas e Pass di classe enterprise che puntano verso le medie imprese “che vogliono abbattere i costi fissi e abbracciare il salto tecnologico”. L’interessa da parte della clientela è elevato perché, spiega il vicepresidente, molti aziende ci hanno detto di non essere ancora partite solo per problemi finanziari. Passata la bufera sono in molti pronti a riaccendere i motori.


La società è pronta a cavalcare l’onda grazie alla sua rete in fibra ottica ottica di circa 10.000 km con una Man (Metropolitan area network) di 1.380 chilometri in quaranta città e cavi che seguono l’asse autostradale e permettono di congiungere le aree produttive.

Per quanto riguarda la parte IT, Infracom ha conservato Panthera, l’Erp proprietario, che da una decina d’anni viene sviluppato in Tunisia, importante presenza nel Nord Africa. Nell’ambito del suo piano internazionale, Infracom ha inoltre in progetto l’espansione dei servizi cloud in Austria e Svizzera entro il 2013. Nel wireless è presente su tutto il territorio nazionale con servizi Hyperlan e in particolare in Toscana e Veneto. In quest’ultima regione Infracom è presente anche con servizi di Wireless local loop. “In Veneto e Toscana - aggiunge Pellizzari - connettività significa Infracom, ma siamo una realtà nazionale”. Servizi di fonia, xDsl, sicurezza, web e posta elettronica completano il quadro dell’offerta della società che nei suoi data center ospita oltre cento carrier, large account e media e punta a un’evoluzione costante della rete con progetti di sviluppo per erogare servizi a 100 Gb/s.

FONTE: Corriere delle Comunicazioni
Borsa: Terna, Flavio Cattaneo, tra i campioni anti-inflazione http://ow.ly/1i9JAN

venerdì 16 marzo 2012

Mariastella Gelmini, PdL: lavoro, non complicare regole nuove o fallimento http://ow.ly/1i5RWS

Intel e i nuovi media: “Ora dialoghiamo con gli artisti”


Intel e i nuovi media: il manager statunitense Paul Bergevin ha spiegato la rivoluzione nella comunicazione della sua azienda: cinquemila blogger interni. Gli utenti non sono più da considerarsi i semplici destinatari del prodotto, grazie ai blog e alle reti sociali, ognuno di loro è un potenziale comunicatore.



Fa una certa impressione sentire Paul Bergevin, a capo del Global Communication Group della Intel, citare il disastro della Costa Concordia: “In quel caso, i primi a dare la notizia sono stati i cellulari dei passeggeri. Dopo sono arrivati i giornalisti”. Bergevin, ospite a Milano il primo marzo per incontrare la stampa , ha sintetizzato così il nuovo corso della comunicazione, un mix “tra nuovi e vecchi media” che costringe i tradizionali mezzi di informazione, ma anche i grandi marchi, a modificare le proprie strategie e a dialogare con altri protagonisti.

Intel è uno di questi grandi marchi, una delle aziende tecnologiche più importanti del mondo, abituata però a cercare il consenso, ha spiegato il manager statunitense, tra i cosiddetti “decision maker” del settore, professionisti che orientano gli acquisti delle società in cui operano, o, al massimo, tra i grandi appassionati di hardware. Per moltissime persone, in effetti, benché proprietarie di computer, Intel era poco più di un adesivo che campeggiava sul pc, rassicurante ma, in fondo, misterioso.

La rivoluzione della comunicazione digitale, tuttavia, è arrivata anche per Intel, che ne è stata una protagonista sostanziale sebbene sotterranea, oggi impegnata a “diffondere la consapevolezza di Intel” tra le  persone. “Abbiamo fatto un accordo con Vice Media”, che si occupava di produzione di documentari, dalla pittura alla musica, “per la creazione di un progetto che si chiama Creators Projects (http:thecreatorsproject.com) e collaboriamo con artisti in tutto il mondo, le cui opere nascono principalmente su pc” ha raccontato Bergevin. Non più ingegneri, ma artisti. Una parabola che racconta molto dell'evoluzione del digitale e della sua penetrazione nella vita sociale. Intel, produttrice di processori e altra sofisticata ferraglia che fa da motore ai computer, è dunque impegnata nelle gestione di community di creativi. Se dovessimo usare un paragone metropolitano, si potrebbe dire che si è passati dalla industriale Detroit alla capitale della moda Milano. “C'è una community a Shangai e una a New York”, ha spiegato il manager, e per l'Italia si dovrà aspettare. D'altra parte, anche questa distribuzione geografica racconta la nuova gerarchia economica mondiale.

Gli utenti, in ogni caso, non sono più da considerarsi i semplici destinatari del prodotto. Grazie ai blog e alle reti sociali, ognuno di loro è un potenziale comunicatore. Un popolo che Bergevin ha definito “affamato di news”, attirabile a sé offrendo loro “una fonte attendibile di notizie”. Notizie prodotte e confezionate dall'azienda? Sì, ma non solo. In Intel hanno incentivato il personale a creare blog personali, in cui si parla, naturalmente, del lavoro di uno dei più grandi produttori di microprocessori: un esercito di cinquemila blogger che hanno a disposizione strumenti e policy precise e diffondono nel web guide e commenti, ma mai materiale di pura “propaganda”. E qui sorge un primo conflitto: la nuova era digitale non ha cancellato regole e segreti nelle aziende. Come comportarsi, dunque, rispetto alla possibile, eccessiva loquacia dei dipendenti su progetti riservati? Il dirigente di Intel non ha negato che si tratti di una sfida per le imprese, ma è stato altrettanto risoluto nell'indicare la via della libertà. La scelta di controllare tutto viene definita senza esitazione  un'opzione “impossibile se si vuole essere credibile”. Inoltre, la credibilità di un'azienda, secondo Bergevin, non cresce quando esercita il controllo totale sulle informazioni che escono dalle sue stanza, ma, al contrario, quando ne permette una più libera circolazione. Se si concede libertà, la gente partecipa più volentieri.
In questo contesto si situa anche la piattaforma di news Intel Free Press, “non dedicata esplicitamente alle pubbliche relazioni”, che pubblica storie di tecnologia e di innovazione, scritte da autori della società californiana. Materiale ripubblicabile, come è avvenuto con il racconto dell'invenzione del primo microprocessore ad opera di Federico Faggin, fisico italiano ma naturalizzato statunitense, rimbalzata nella Rete.

Un'altra piccola rivoluzione copernicana. Il manager, d'altra parte, aderisce alla definizione di utenti come “colleghi” che arriva dalla platea. Intel è alla ricerca dei profili nei social network di persone che usano la tecnologia ed è ormai prassi consolidata che dalle critiche, dalle richieste, dalle esperienze dei cosiddetti utenti finali si traggano consigli per migliorare prodotti già esistenti o per crearne di completamente nuovi. Perché questo circolo virtuoso continui a funzionare felicemente, Intel è impegnata a spiegare a un numero sempre crescente di persone, ben oltre la ristretta cerchia degli esperti di hardware, chi è e che cosa fa. Un'impresa non proprio semplice per un'azienda che ha tra i suoi prodotti di punta, ha spiegato Bergevin, cose che si chiamano “semiconduttori”. Ma questa è la sfida del futuro, per il marchio californiano e per la stampa che, come questo quotidiano, è impegnata a spiegare al pubblico il mondo tecnologico in cui, sempre  più, si trova immerso. Perché, come ha spiegato Bergevin, oggi computer sono anche “i cellulari, o le automobili”.

FONTE: La Stampa
Intel e i nuovi media: “Ora dialoghiamo con gli artisti” - Intel e i nuovi media: il manager statunitense Paul Berge... http://ow.ly/1i5ffn

giovedì 15 marzo 2012

Terna, Flavio Cattaneo, la nuova stazione elettrica Brindisi-Pignicelle http://ow.ly/1i3Y0E

Cianflone / Intermatica: “Il Velista dell'Anno Intermatica” Oscar della Vela Nazionale.Villa Miani, Roma 19 marzo.


Grande attesa per la 20esima edizione de “Il Velista dell'Anno Intermatica”, Oscar della Vela Nazionale ideato dalla Acciari Consulting nel 1991. Villa Miani, Roma 19 marzo.
Alessandro Cianflone Mottola, Amministratore Delegato di Intermatica: “Intermatica, Operatore Telefonico e Service Provider dei maggiori sistemi satellitari, sarà il title sponsor e premierà il Velista dell’Anno con un terminale satellitare IsatPhone”.



I protagonisti del mondo velico nazionale, tra cui Carlo Croce, presidente della Federazione Italiana Vela, sono attesi il 19 marzo prossimo nella consueta cornice di Villa Miani a Roma, per festeggiare i due decenni di vita del più importante premio nazionale di settore, presentato quest’anno da Sandro Donato Grosso, giornalista di Sky.

Alessandro Cianflone Mottola, Amministratore Delegato di Intermatica: “Intermatica opera da 15 anni nel settore delle telecomunicazioni con particolare attenzione ai prodotti e ai servizi per la telefonia mobile satellitare e della sicurezza in mare. Quest’anno sarà il title sponsor dell’evento e premierà il Velista dell’Anno con un terminale satellitare IsatPhone”.

A contendersi il titolo di “Velista dell'Anno Intermatica” (il Trofeo sarà costituito da una scultura dell'artista dorico Guido Armeni che sarà svelata al momento della premiazione), saranno i cinque atleti italiani che nel 2011 si sono maggiormente distinti per i loro risultati in campo internazionale. Sul palco saliranno: Susanne Bayer, miglior italiana alla durissima regata oceanica in solitario Transat 650, Lorenzo Bressani, campione del mondo Melges 24, Francesco Bruni, vice campione del mondo di Match Race, Diego Negri, campione europeo e italiano della classe Star, e Michele Paoletti vincitore delle Audi Saling Series a bordo del Melges 32 Fantastica.

La Giuria del Premio sarà formata da Raffaele Pagnozzi (Segretario Generale CONI), Carlo Croce (Presidente Federazione Italiana Vela), Alberto Acciari (ideatore del premio), Glauco Briante (Vicepresidente FIV), Claudio Castellani (presidente di Intermatica) e dai direttori delle principali riviste di vela: Vanni Galgani (Fare Vela), Luca Sonnino Sorriso (Nautica), Andrea Brambilla (Yacht & Sail), Matteo Zaccagnino (Yacht Capital).

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Fonte: Intermatica

mercoledì 14 marzo 2012

Gestione Clinica Integrata BPCO: Fronteggiare un’emergenza sanitaria che in Italia rappresenta la quarta causa di morte


La patologia respiratoria più diffusa al mondo al centro dei lavori del Forum Nazionale che si svolge oggi e domani a Roma. Istituzioni e Società scientifiche illustreranno il progetto finalizzato a favorire l’adozione a livello regionale del documento per la “Gestione clinica integrata della BPCO

Roma, 14 marzo 2012 – Tosse, catarro e difficoltà respiratorie, diurne e notturne, sono sintomi frequenti ma spesso sottovalutati perché ritenuti, in maniera erronea, una “normale” conseguenza del fumo di tabacco,  dell’invecchiamento o delle basse temperature. Si tratta in realtà di segnali legati alla possibile presenza di una delle patologie più subdole e diffuse a livello mondiale: la BPCO, broncopneumopatia cronica ostruttiva.



  Anche con le ricerche epidemiologiche meno penetranti, in Italia risultano non meno di 2,5 milioni di persone affette da questo disturbo che, per dimensioni, rappresenta la quarta causa di morte del nostro Paese, a conferma di un fenomeno globale che colloca le disfunzioni respiratorie al secondo posto come causa di morte.
Una patologia subdola che sta assumendo sempre di più gli aspetti di una vera e propria epidemia, come suggeriscono numerosi studi che ne disegnano anche un potenziale ulteriore incremento, a causa di fattori sociali quali l’innalzamento dell’età media e l’aumento del numero di fumatori: sulla base delle più recenti stime, infatti, senza l’elaborazione di una pronta strategia d’intervento in grado di coordinare l’operato di tutti  gli attori coinvolti ogni giorno nella gestione di questa patologia, sarà sempre più difficile arginarla.
Con l’obiettivo di delineare e diffondere una modalità assistenziale innovativa per il trattamento della BPCO,  basata sulla collaborazione e sull’interazione tra le figure professionali impegnate nella cura dei pazienti, le principali società scientifiche attive nell’area delle patologie respiratorie, si presentano unite a Roma, il 14 e il 15 marzo, nel corso del Forum Nazionale dedicato a “La Gestione Clinica Integrata della BPCO”. Nel corso di questa iniziativa i rappresentanti di AIPO, Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri e SIMeR, Società Italiana di Medicina Respiratoria - associati nella UIP (Unione Italiana per la Pneumologia) - e AIMAR, Associazione Scientifica Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Respiratorie, in collaborazione con la SIMG (Società Italiana di Medicina Generale), illustrano ai propri delegati regionali il primo documento ufficiale che favorisce una tempestiva presa in carico del paziente e definisce un adeguato percorso diagnostico-terapeutico.
L’iniziativa è stata realizzata con l’endorsement del Ministero della Salute e dell’Age.Na.S. (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) e costituisce la fase iniziale di un vasto progetto che intende diffondere in modo capillare su tutto il territorio nazionale un valido modello per affrontare la BPCO, facilitando l’adozione delle procedure tracciate nel documento da parte dei medici di medicina generale e degli specialisti delle patologie respiratorie.
“Le ultime ricerche condotte nel campo delle patologie respiratorie hanno evidenziato dati epidemiologici molto allarmanti, che disegnano uno scenario davvero preoccupante per quanto riguarda la diffusione e le conseguenze della BPCO in Italia”, dichiara il Prof. Bruno Rusticali, Coordinatore Scientifico delle Linee Guida dell’Age.Na.S. “Un quadro generale caratterizzato non solo da numeri non del tutto chiari, in considerazione dei numerosi casi “sommersi”, non individuati per la insufficiente diffusione e utilizzazione di corrette procedure di diagnosi, ma anche da aspetti sociali quali il costante invecchiamento della popolazione italiana che obbliga ad un elevato impegno da parte delle Istituzioni e delle Società Scientifiche nell’individuare soluzioni efficaci per risolvere questa grande emergenza sanitaria. L’iniziativa di oggi – conclude Rusticali - rappresenta in questo senso, tra l’altro, un esempio positivo e incoraggiante in termini di volontà di collaborazione tra medici di medicina generale e specialisti, a livello nazionale e locale”.
La rapida diffusione di quest’epidemia comporta inoltre dannose ricadute economiche per il Servizio Sanitario Nazionale che possono essere tenute sotto controllo solo tramite la definizione di un percorso diagnostico-terapeutico integrato, un modello assistenziale in grado di partire dalla diagnosi effettuata dal medico di famiglia - primo passo fondamentale per individuare le reali condizioni del paziente – per poi giungere al coinvolgimento diretto degli pneumologi.
“Le caratteristiche della domanda ed un’analisi dell’attuale offerta e dei costi legati alla BPCO, evidenziano la necessità di disegnare percorsi che al proprio interno comprendano il contrasto ai fattori di rischio, la diagnosi precoce e un sistema di cure finalizzato a prevenire/ritardare le complicanze”, sostiene la Dott.ssa Paola Pisanti, Direzione Generale, Programmazione sanitaria, livelli di assistenza e principi etici di sistema del Ministero della Salute. “Partendo dall’analisi del problema sanitario e tramite la conoscenza del bisogno assistenziale, si dovrebbe arrivare a definire forme assistenziali alternative a quelle tradizionali di tipo ospedaliero, che portino da una parte ad un miglioramento della qualità della vita e dall’altra ad una riduzione dei costi sanitari. Diventa quindi fondamentale l’integrazione tra ospedale e servizi territoriali con l’obiettivo di migliorare i servizi offerti e di inserire il paziente in un percorso di continuità assistenziale”.
“Per garantire un miglioramento della qualità di vita alle persone che soffrono di BPCO, è necessario diffondere nel modo più efficace possibile una cultura della diagnosi preventiva, ad oggi non ancora consolidata, soprattutto presso l’opinione pubblica”, afferma il Dott. Claudio F. Donner, Presidente dell’AIMAR. “E’ fondamentale che le persone affette da disturbi quali tosse e dispnea da sforzo, in particolare se fumatori o ex fumatori, si rivolgano tempestivamente al proprio medico di fiducia il quale si farà carico degli accertamenti clinico-anamnestici e strumentali (spirometria) e indirizzerà il paziente a uno specialista in pneumologia qualora ritenga opportuna una conferma diagnostica o un supporto clinico-gestionale”.
“Il testo che oggi viene condiviso con i rappresentanti regionali delle principali società scientifiche italiane – spiega il Dott. Claudio Cricelli, Presidente della SIMG – prevede un forte coinvolgimento dei medici di medicina generale a livello territoriale, necessario per attuare un sistema terapeutico integrato e favorire una maggiore conoscenza del problema in tutte le aree del Paese”.
“Una delle principali problematiche legate alla patologia è il ritardo con cui viene diagnosticata, anche a causa di una valutazione superficiale dei sintomi che la caratterizzano”, sostiene il Dott. Andrea Rossi, Presidente dell’AIPO. “Sintomi che tendono ad aggravarsi nel tempo, proprio perché sottovalutati e non curati in maniera adeguata, comportando complicanze ancor più gravi per coloro che, per età avanzata o a abitudine al fumo, risultano più esposti”.
“La preoccupante crescita e diffusione della BPCO deve essere arginata in maniera urgente”, afferma il Prof. Giuseppe Di Maria, Presidente della SIMeR. “Si tratta di un fenomeno che non deve essere semplicemente controllato, bensì gestito facendo ricorso a tutte le risorse disponibili. Il documento presentato nel giugno scorso in Senato costituisce un esempio di come tutte le componenti scientifiche e istituzionali credano fermamente in un modello condiviso sulla gestione integrata della patologia. Ciò che intendiamo fare oggi è dare seguito al progetto, coinvolgendo in maniera concreta chi opera ogni giorno a stretto contatto con la popolazione”.
“La realizzazione del Forum Nazionale di Roma è motivo di grande soddisfazione per tutti coloro che sono impegnati da oltre due anni nello sviluppo di un progetto che non ha precedenti nel nostro Paese per quanto riguarda la BPCO - sostiene il Dott. Franco Falcone, Past President dell’AIPO – e che ci permette di dare avvio alla sua seconda e più importante fase. Per ottenere i risultati ambiziosi che le Società scientifiche si sono date e che sono contenuti nel documento “La Gestione Clinica Integrata della BPCO” si deve passare dal piano nazionale, documentale e progettuale, all’implementazione nei contesti regionali delle direttive di comportamento assistenziale individuate dal documento, rendendo concreto quanto già disegnato e pianificato in termini di operatività”.
Con il Forum Nazionale di Roma viene, dunque, aggiunto un ulteriore importante tassello al percorso tracciato nei mesi passati e avviato con la presentazione del progetto tenutasi presso il Senato della Repubblica nel giugno del 2011. Un percorso tramite il quale tutte le realtà coinvolte avranno la preziosa opportunità di confermare come l’Italia sia uno dei Paesi più attenti e sensibili alla definizione di modelli efficaci in ambito sanitario, basati sulle alleanze e sulla forza propulsiva che queste ultime sono in grado di produrre.

Fonte: La Gestione Clinica Integrata della BPCO
BPCO, Medici di Medicina Generale e Pneumologi insieme per la prima volta. Obiettivo: Fronteggiare un’emergenza sani... http://ow.ly/1i2G9k
Il “Velista dell’anno Intermatica”, Oscar della Vela Nazionale, a Villa Miani, Roma il 19 marzo http://ow.ly/1i2vh5
Terna, Flavio Cattaneo, & co. quando il rating non dice la verità http://ow.ly/1i2r8g
Officinae Verdi: eco-distretti, smart grid, innovazioni ICT per gestire i flussi di energia con strumenti finanziari... http://ow.ly/1i1ZuI

lunedì 12 marzo 2012

Massimo Sarmi (Poste Italiane): Cerchio d’oro dell’Innovazione finanziaria a PostePay http://ow.ly/1hZsOl
Marco Orsini, Intermatica presenta il nuovo terminale Thuraya XT-DUAL: 50% GMS + 50% Satellitare http://ow.ly/1hZbEW

venerdì 9 marzo 2012

Mariastella Gelmini, PdL: bene Alfano su Riccardi - Il deputato PdL, Mariastella Gelmini interviene nella polemica c... http://ow.ly/1hVp1E
Officinae Verdi nel Lazio, a poche settimane dal lancio degli EKØ Energy Kit, decine di richieste giornaliere per in... http://ow.ly/1hVlZS

Vai allo Stadio con Onshop! Per i follower Twitter più veloci biglietti gratis per la partita Roma-Genoa


Lunedì 12 marzo Onshop regala ai propri follower Twitter i biglietti per la partita Roma-Genoa. Diventa follower del canale Twitter Onshop e rispondi twittando una foto che per te rappresenta il calcio. Ai primi due, 2 biglietti per Roma-Genoa allo Stadio Olimpico in Tribuna Monte Mario. Gioca di prontezza e partecipa al grande calcio! Anche il Corriere dello Sport e Tuttosport aderiscono al circuito Onshop, carta prepagata per acquistare in piena sicurezza online.

Con Onshop puoi assistere di persona alla nona giornata di ritorno del campionato di Serie A. La partita Roma-Genoa si giocherà lunedì 19 marzo, alle ore 20.45 allo Stadio Olimpico. L’esito della partita non lo puoi prevedere ma puoi decidere di esserci!
Lunedì 12 marzo Onshop mette a disposizione dei propri Follower Twitter più veloci 4 biglietti per la Tribuna Monte Mario allo Stadio Olimpico.



 Per aggiudicarsi i biglietti Roma-Genoa basta diventare follower del canale Twitter Onshop e, al via che sarà dato da Onshop lunedì 12 marzo, rispondere a @_Onshop allegando una foto che rappresenti il calcio. Assistere alla partita dalla Tribuna Monte Mario è semplice, divertente e veloce, ma bisogna battere gli altri sul tempo!
I primi due utenti più veloci a caricare la foto, saranno premiati con due biglietti ciascuno per la partita Roma-Genoa, Tribuna Monte Mario, Stadio Olimpico, lunedì 19 marzo, ore 20:45.
La partecipazione all’iniziativa è completamente gratuita.



I due follower più veloci verranno contattati dalla Redazione Onshop tramite Twitter e sono tenuti a comunicare i propri nominativi ad Onshop entro due ore dall’annuncio della chiusura dell’iniziativa.
Ogni follower può caricare una sola foto e partecipare solo una volta.
Non saranno validi tweet inviati prima del via, tweet privi di @_Onshop, tweet privi di foto e tweet non idonei.
Per battere gli altri sul tempo scegli già la tua foto ed iscriviti subito al canale Twitter di Onshop!
Il regolamento sul Sito di Onshop
Onshop è un buono spesa contenente del credito prepagato utilizzabile per acquistare prodotti e servizi sui siti web che aderiscono al circuito Onshop. L’utilizzo del buono Onshop è facile, sicuro, conveniente, alternativo al contante ed alla carta di credito.
Il buono spesa Onshop può essere acquistato “esclusivamente” in uno degli oltre 50.000 esercizi della rete Lottomatica Italia Servizi, capillarmente diffusa su tutto il territorio nazionale.

FonteOnshop
Terna, Flavio Cattaneo, S&P conferma il rating - Terna resta in “serie A” per Standard & Poors che non ha cambiato l... http://ow.ly/1hVbi6
Aeroporti di Roma, CdA presieduto da Fabrizio Palenzona, capacità satura senza contratto programma. http://ow.ly/1hV78X

Il Comunicatore Italiano: Su Panorama Economy un’analisi sulla fede in chiave economica


“Dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio è questione antica quanto il Vangelo”.
Sul settimanale Panorama Economy un’analisi sulla fede, in chiave economica, di Gian Guido Folloni, Presidente di Isiamed-Istituto Asia Mediterraneo e co-fondatore del blog indipendente Il Comunicatore Italiano.

Dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio è questione antica quanto il Vangelo. E’ non è mai stata cosa semplice. Altrimenti la capziosa domanda posta dai Farisei non sarebbe nemmeno stata formulata. Nei secoli il confine non ha cessato di riproporre il dilemma. Cosa fare di quel soldo? Come usarlo? Inquietante il fatto che la cassa degli Apostoli la tenesse Giuda. Ma anche che Pilato, che riscuoteva per conto di Cesare, alla fine se ne lavò le mani, consegnando a coloro che avevano fatto la domanda colui che aveva dato la risposta: crocefisso. Anche oggi la confusione è tanta. Il criterio dato allora non è poi così male: “di chi è l’effige”? A patto di non fare come Pilato e ignorare che la missione della Chiesa non merita di essere crocefissa. Capire di cosa si parla è il punto di partenza.
Intanto, per stare all’Italia, è opportuno distinguere tra le due sponde del Tevere. Una cosa è il Vaticano, Stato estero ancorché entro il territorio italiano, altra cosa sono le opere facenti capo ai Vescovi italiani.
Andiamo con ordine, partendo dalla Santa Sede.
Lo IOR (Istituto Opere di Religione): ha sede in Vaticano e da lì opera in tutto il mondo. Non fa prestiti. Non emette assegni propri. Il suo scopo è far fruttare i patrimoni di tutto il mondo raccolti e provenienti da diocesi, parrocchie, ordini, enti e privati con finalità religiose. Una parte delle rendite è devoluta al Papa. Fu pietra dello scandalo ai tempi di Sindona e Marcinkus. Riorganizzato da Angelo Caloia investe soprattutto in obbligazioni.
L’Obolo di san Pietro è l’aiuto economico offerto dai fedeli direttamente al Papa. In passato si raccoglieva nelle chiese durante la festa dei santi Pietro e Paolo. Oggi può essere versato tutto l’anno, anche da casa con carta di credito.
PSA (Amministrazione Patrimonio Sede Apostolica). L’ufficio è retto da un cardinale (Domenico Calcagno). Amministra i beni (immobili e no) della Santa Sede e fornisce i fondi necessari al funzionamento della Curia romana. Svolge anche la funzione di banca centrale della Santa Sede anche se tanti questo ruolo lo assegnano erroneamente allo IOR.
Governatorato dello Stato Città del Vaticano. Si occupa del governo della Città del Vaticano (potere esecutivo). E’ presieduto da un cardinale (Giuseppe Bertello). Sovrintende all’amministrazione ed alla maggior parte delle funzioni pubbliche della Città del Vaticano. Rappresenta lo Stato in vece del Papa.
In Italia si deve fare riferimento all’Istituto italiano per il sostentamento del Clero. Ente ecclesiastico, è dotato di personalità giuridica canonica e civile. Fu istituito nel maggio 1985 in base all’accordo di revisione del Concordato del 1929 intervenuto tra la Santa Sede e la Repubblica italiana nel 1984. La revisione abolì la Congrua, lo stipendio che lo Stato italiano pagava ai sacerdoti a riconoscimento delle funzioni di culto svolte ed a compensazione degli espropri di molti beni dello Stato Pontificio fatti con l’unificazione dell’Italia. Oggi ai sacerdoti l’Istituto per il sostentamento del Clero versa un’integrazione di quanto ricevuto dalle parrocchie e dagli enti da cui dipendono. L’Istituto è liberamente finanziato dai cittadini italiani attraverso 2 canali: la devoluzione proporzionale dell’8% della massa IRPEF( per scopi d’interesse sociale e umanitario); le oblazioni (fiscalmente detraibili) versate direttamente dai cittadini all’Istituto.
L’Istituto centrale collega, coordina e controlla 226 istituti diocesani.
Ci sono, poi, gli Ordini religiosi (maschili e femminili). Hanno autonomia patrimoniale, secondo gli statuti dei fondatori. Il loro patrimonio è normalmente orientato al no profit.
Il patrimonio che sta in Italia è vasto e fa capo tanto al Vaticano quanto a Vescovi e Congregazioni: Chiese, conventi, seminari, edifici abitativi, case generalizie e d’accoglienza, residenze di prelati, case parrocchiali, oratori. Ecco esplodere le polemiche su esenzione ICI , su fiscalità agevolata e l’attività commerciale che intreccia quelle propriamente religiose, esentate proprio alla stipula dei Patti concordatari.
E se si fa business? E giusto pagare il tributo allo Stato. Certo, ma esenzioni e fiscalità agevolate sono previste per soggetti ed enti non solo religiosi.
Ci sono preti e frati che vanno fuori dal seminato? Monti si muove per fare chiarezza. La norma è l’”Atto Senato 3110”: dal 2013 si sciolgono le ambiguità. Entro 60 giorni arriverà il decreto attuativo. Bene che la Chiesa, di qua e di la dal Tevere, collabori.
Cosa dare a Cesare oggi del denaro che opera sotto l’azione di prelati, chierici, frati, monache e padri missionari? Il criterio riconosciuto in tutto il mondo è l’esenzione dal tributo delle attività no profit, per le finalità d’interesse sociale e umanitario. Comprendono sia l’azione pastorale che quella assistenziale e caritativa. Riconosco il servizio reso ai credenti, ma anche quelli resi in generale ai cittadini: le Caritas per esempio. Servizi di cui altrimenti dovrebbe farsi carico lo Stato.
“Quante divisioni ha il Papa?”, si chiedeva irridente Stalin. Non ignorava che milioni di preti, frati e monache erano un esercito, ma sapeva che erano schierati per una missione diversa dalla guerra. Quanti soldi muove la fede? Per quale finalità sono spesi? Ecco il confine di oggi di quella vecchia domanda di duemila anni fa. Ci sono fedifraghi e malandrini? Probabile. Ci sono sempre stati e ci sono in tutte le famiglie. Poi, anche oggi ci sono farisei, mangiapreti e scopritori di presunti misteri, vaticanleaks e corvi. Non mancano mai.
FONTE: Il Comunicatore Italiano

giovedì 8 marzo 2012

ADR/Aeroporti di Roma: Adr Retail is born, Spin-off of the Duty Free Shop sector http://ow.ly/1hTWj4
8 Marzo: Poste Italiane, un’azienda in rosa. Oggi il 53% dei dipendenti è donna http://ow.ly/1hTLPH
Sostenibilità: Terna, Flavio Cattaneo, nella Gold Class del Sam – Sustainability Yearbook 2012 http://ow.ly/1hTHMu
Innovazione, Tecnologia e Servizi Digitali: TotalErg lancia l’App che semplifica la vita dell’automobilista http://ow.ly/1hTro8

Istituzioni ed economia, 3 generazioni di comunicatori professionisti si confrontano sul blog “Il Comunicatore Italiano”


Il Comunicatore Italiano è un think tank – blog che affronta il bisogno di una dimensione istituzionale anche nella Comunicazione intesa come tratto della serietà, dell’impegno ma anche della passione per un’Italia dall’identità ancora incerta.
I Comunicatori: Antonio Bettanini, esperto di Comunicazione Istituzionale, Gianguido Folloni, già direttore di Avvenire e ora Presidente di Isiamed-Istituto Asia Mediterraneo, Pier Domenico Garrone, Comunicatore esperto di web reputation ed innovazione, Michelangelo Tagliaferri, fondatore di Accademia di Comunicazione di Milano.



Il Comunicatore Italiano
 affronta una dimensione della comunicazione concepita come una disciplina ed un’etica pubblica, senza abbandonare una visione moderna legata all’irrompere dei new media.
La nascita del blog indipendente, scaturisce dall’incontro di 3 generazioni di Comunicatori professionisti con alle spalle un ricco background di esperienze, in ambito nazionale ed internazionale, nelle Istituzioni d’Italia e  d’Europa, nelle Aziende d’Italia e Multinazionali, al fianco di personalità delle Istituzioni e delle Grandi Imprese.
Antonio Bettanini, esperto di Comunicazione Istituzionale, si è sempre dedicato all’analisi del linguaggio politico ed all’immagine della figura sociale dell’imprenditore in fase di aspri conflitti sociali. Portavoce di personaggi istituzionali del calibro di Claudio Martelli, Franco Frattini e Maria Stella Gelmini, negli ultimi anni, Bettanini si è dedicato alla direzione ed ideazione di TeleP.A. (la web tv delle Pubbliche Amministrazioni) ed a Winning Italy (2010: almanacco, sito ed eventi che celebrano l’eccellenza italiana) cercando di diffondere l’idea di una comunicazione interna che insegnasse a noi italiani ad amare e rispettare l’Italia.
Gianguido Folloni, politico e giornalista italiano, Ministro per i Rapporti con il Parlamento nel 1° Governo D’Alema, già direttore di Avvenire e Parlamentary Advisor per diversi progetti, è ora Presidente di Isiamed-Istituto Asia Mediterraneo a cui fanno capo 17 Associazioni bilaterali di Amicizia e Cooperazione, ognuna presieduta da un parlamentare.
Pier Domenico Garrone, Comunicatore professionista Ferpi dal 1984, esperto di web reputation, attività di comunicazione per l’organizzazione e la gestione di aziende, istituzioni, personalità e di innovazione, intesa come revisione del modello di business dei Media, evoluzione da ufficio stampa a ufficio di Comunicazione e come metodo per gestire le relazioni e la Comunicazione. La sua esperienza si è maturata presso Gruppo Italgas spa, Regione Piemonte, Andala-H3G spa, Ericsson Telecomunicazioni spa, ADR-Aeroporti di Roma, Accademia di Comunicazione di Milano.
Michelangelo Tagliaferri, fondatore di Accademia di Comunicazione di Milano, dal 1972 è consulente di comunicazione per grandi agenzie di pubblicità e aziende. Attualmente è Responsabile Comunicazione del progetto Equal (Agenzia di Cittadinanza),consulente della Strategia di Comunicazione del Ministero della Salute e di Aifa (Agenzia del Farmaco), consulente per le manifestazioni Expo Saragozza 2008 e Shangai 2010 e per la candidatura di Milano Expo 2015 per il MAE, consulente di comunicazione della D.G. 3 della Farnesina per l’internazionalizzazione e la promozione delle Imprese italiane all’estero.
L’oggetto dell’ incontro di questi professionisti ed il luogo delle loro riflessioni-azioni è il blog indipendente “Il Comunicatore Italiano - www.ilcomunicatoreitaliano.it ” che ha come logo-simbolo un microfono tricolore, perché la loro comunicazione vuole favorire la ripresa italiana attraverso i buoni esempi del lavoro italiano, la creatività, i progetti d’infrastrutturazione, la valorizzazione di una finanza non speculativa, nella quale siamo vocati a cercare il nostro futuro.
La loro proposta-azione di Comunicazione è strutturata ed opera per analizzare e proporre una “Comunicazione pratica” (“come fare cose con le parole (e non solo)”) quale utile risposta alla domanda di attualizzazione delle strategie e delle competenze delle strutture di Comunicazione dei Decisori nelle Istituzioni e nelle Imprese.
I comunicatori si sono sperimentati in tematiche a volte complesse legate a temi fortemente attuali, analizzando la realtà dei fatti o delineando proposte per futuri scenari. Tra queste, la lobby, i no TAV, la sovranità che deriva dallo share, comunicare il Mediterraneo e nel Mediterraneo, la comunicazione di Monti, comunicare la crisi, la tutela della reputazione sul web.

FONTE: Il Comunicatore Italiano

mercoledì 7 marzo 2012

Istituzioni ed economia, 3 generazioni di comunicatori professionisti si confrontano sul blog “Il Comunicatore Itali... http://ow.ly/1hSpQP
ADR Aeroporti di Roma: nasce ADR Retail, societarizzazione del comparto dei Duty Free Shop http://ow.ly/1hSmBj
Sul canale Youtube di Intermatica tutti i video sui terminali satellitari Thuraya http://ow.ly/1hSePx

martedì 6 marzo 2012

Energy: Flavio Cattaneo, Terna’s CEO awarded Man of the Year 2011 by Staffetta Quotidiana http://ow.ly/1hQQQP
Massimo Sarmi / Poste Italiane sale al quarto posto nella classifica ‘Most admired’ di Fortune 2012 http://ow.ly/1hQJdM

Giuseppe Nucci: auguri di buon lavoro a Sabrina Romani nuova Responsabile Centrale Caorso


Sogin, guidata da Giuseppe Nucci, nomina la nuova responsabile della disattivazione della centrale di Caorso, l’ingegnere Sabrina Romani, 42 anni, piacentina.



Roma
, 5 marzo 2012.
Accanto a Nunzia Radatti, Responsabile della centrale di Trino, Sabrina Romani, è oggi la seconda donna a guidare i lavori di bonifica ambientale di un sito nucleare.
La sua nomina conferma le attuali politiche aziendali per favorire l’occupazione e la crescita professionale femminile. Nella Società, le donne laureate neoassunte sono passate dal 17% del 2008 al 30% del biennio 2009-2010, per raggiungere nel 2011 e nel primo bimestre 2012 circa il 50%.
Laureata in ingegneria elettronica presso il Politecnico di Milano, dal 1999 lavora alla centrale di Caorso. Nel 2000 è Responsabile del Centro di Taratura. Nel 2002, ottiene l'attestato di Esperto Qualificato di III grado e l’anno successivo diviene Responsabile dell’Unità di Chimica e Fisica Sanitaria. Nel 2006 consegue l'attestato di direzione tecnica dell'impianto e nel 2010 è nominata Responsabile di Impianto.
“Esprimo i migliori auguri di buon lavoro all’ingegner Sabrina Romani - afferma l’Amministratore Delegato di Sogin Giuseppe Nucci – la prima donna a ricoprire l’incarico di Responsabile della centrale di Caorso dalla sua nascita. Sono certo che l’ingegner Romani confermerà la competenza e l’impegno con cui tutti i dipendenti della nostra Società lavorano per portare a termine la più grande bonifica ambientale della storia del nostro Paese”.

FONTE: ASCA

lunedì 5 marzo 2012

Sogin, guidata da Giuseppe Nucci, affida a Sabrina Romani la bonifica di Caorso http://ow.ly/1hP8sC

Twittando su Onshop ottieni i biglietti per la partita Roma-Genoa di lunedì 19 Marzo, ore 20:45, Stadio Olimpico. Dedicato ai follower più veloci di Onshop


Onshop mette a disposizione dei propri follower Twitter quattro biglietti per la partita Roma-Genoa, lunedì 19 marzo, ore 20.45, Stadio Olimpico di Roma, Tribuna Monte Mario. Diventa follower di Onshop e rispondi lunedì 12 marzo al Tweet che invierà Onshop allegando una foto scattata da te che rappresenti la tua idea di calcio.



Onshop
 riserva ai propri follower su Twitter la possibilità di ottenere due biglietti per la Tribuna Monte Mario allo Stadio Olimpico di Roma per la partita di calcio di serie A Roma-Genoa che si giocherà lunedì 19 marzo 2012 alle ore 20:45.
Diventa subito follower di Onshop (@_Onshop) su Twitter e tieniti pronto a rispondere al tweet del 12 marzo.
Come fare per ottenere i biglietti?
Semplicissimo:
  1. Accedi a Twitter (o iscriviti se non hai già un account)
  2. Diventa follower del canale Onshop su Twitter @_Onshop
  3. La mattina di lunedì 12 marzo 2012 loggati a Twitter e attendi il tweet di Onshop
  4. Rispondi al Tweet di Onshop allegando una foto che rappresenta la tua idea di calcio
I primi due utenti più veloci a caricare la foto, saranno premiati con due biglietti ciascuno per la partita Roma-Genoa, Tribuna Monte Mario, Stadio Olimpico, lunedì 19 marzo, ore 20:45.
Ogni follower può caricare una sola foto e partecipare solo una volta.
Non saranno validi tweet inviati prima del via, tweet privi di foto e tweet non idonei.
I vincitori sono tenuti a comunicare i propri nominativi ad Onshop entro due ore dall’annuncio della chiusura dell’iniziativa.
La partecipazione all’iniziativa è completamente gratuita.
Prima di partecipare non dimenticare di leggere attentamente il regolamento sul sito di Onshop




Inizia subito a seguire Onshop su Facebook Twitter e non perderti gli aggiornamenti.
Onshop è un buono spesa contenente del credito prepagato utilizzabile per acquistare prodotti e servizi sui siti web che aderiscono al circuito. L’utilizzo del buono Onshop è facile, sicuro, conveniente, alternativo ai sistemi tradizionali.
Il Buono Spesa Onshop può essere acquistato su tutto il territorio nazionale esclusivamente in uno degli oltre  50.000 punti vendita abilitati della rete Lottomatica Italia Servizi.

FONTE: Onshop
Terna, Flavio Cattaneo, 20 milioni di investimenti per l’ammodernamento della centrale di Cardano http://ow.ly/1hOZup
Twittando su Onshop ottieni i biglietti per la partita Roma-Genoa di lunedì 19 Marzo, ore 20:45, Stadio Olimpico. De... http://ow.ly/1hOOuL

venerdì 2 marzo 2012

Flavio Cattaneo: i falchi pellegrini Aria e Vento tornano online


Parte la stagione riproduttiva di Aria e Vento, la coppia di falchi pellegrini con fissa dimora sulla terrazza della Facoltà di Economia della Sapienza di Roma. Il nido artificiale di Terna, monitorato 24 ore su 24 da una webcam e una “eggcam” in full Hd dell’associazione scientifica Ornis italica, è di nuovo occupato dalla coppia di falchi pellegrini che da ormai otto anni lo ha scelto per riprodursi.
In linea con la tempistica del 2011 (il primo uovo era stato deposto il 28 febbraio), anche quest’anno la femmina Aria ha anticipato di qualche giorno, rispetto alla scadenza tradizionale della prima settimana di marzo, la deposizione del suo primo uovo. Quest’anno ad accorgersene e a postare il filmato su YouTube è stato un birdwatcher olandese, a conferma del successo internazionale di questa iniziativa seguita, nel 2011, da ricercatori e appassionati di 97 Paesi.



Se tutto procederà secondo natura, nel giro di pochi giorni Aria deporrà altre 2-3 uova che verranno covate per circa 33 giorni; i piccoli verranno quindi accuditi da entrambi i genitori per circa 40 giorni per poi involarsi. La novità di quest’anno è costituita dalla presenza di un terzo falco, spesso inquadrato dalla webcam principale. Grazie alla qualità delle immagini che ha permesso uno zoom sull’anello, secondo i più attenti osservatori ornitofili si tratterebbe di Zefiro, giovane maschio nato da Aria e Vento meno di un anno fa.
Sarebbe il primo figlio, sui 17 nati da questa prolifica coppia, a tornare al nido natio, una ulteriore conferma della teoria della filopatria, ovvero del legame che si stabilisce tra l’animale e i luoghi in cui è nato, dapprima solo ipotizzata dagli esperti di Ornis italica e poi comprovata dal ritrovamento, in anni diversi, di due esemplari inanellati a Roma.
Questo nido “urbano”, tutelato dalla presidenza della Facoltà di Economia con il supporto del personale universitario, costituisce l’unica, felice, eccezione nell’ambito di Nidi sui tralicci, il progetto che Terna,guidata da Flavio Cattaneo, porta avanti da anni con Ornis italica e che conta oltre 550 cassette nido adatte alla nidificazione di diverse specie di uccelli, come ghiandaie marine, gheppi e falchi cuculi, posizionate su tralicci nel  Lazio, in Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia e Umbria da cui si involano, ogni anno, oltre 1.000 nuovi nati.

FONTE: Corriere Nazionale
Terna, Flavio Cattaneo, il nido dei falchi pellegrini sotto l’occhio delle webcam http://ow.ly/1hLmOm
Aeroporti di Roma, all’Aeroporto Leonardo da Vinci di Roma si vola ancora con “il Genio di Leonardo” http://ow.ly/1hLezP

giovedì 1 marzo 2012

Come restituire al lobbista il buon nome, identikit delle lobby nel 2012, il punto sul blog Il Comunicatore Italiano http://ow.ly/1hK4Z7
Terna, Flavio Cattaneo, tra le utility italiane con dividendo sicuro e redditizio http://ow.ly/1hJRdK